Ecco la quinta triade delle domande dei fiorentini curiosi.
Cosa c’era scritto nelle lapidi monumentali ai lati del Ponte alla Vittoria. Grazie Fabrizio.
Mi spiace Fabrizio, ma non siamo riusciti a trovare niente in merito.
Buongiorno, vi scrivo da Volterra, conduco da un pò di tempo una ricerca presso l’archivio storico del mio comune. Nella ricerca che sto portando avanti trovo notizie di una donna volterrana che a metà del 1700 fu rinchiusa nel carcere delle Stinche. Mi chiedevo se vi fosse in Firenze un archivio nel quale si possano avere notizie di coloro che erano stati carcerati nella struttura suddetta. Se questa consultazione fosse possibile vi chiederei la gentilezza di indicarmene le modalità di accesso. In conclusione vorrei farvi i complimenti per questo sito internet che trovo essere interessante sotto moltissimi punti di vista e che trovo sempre piacevole da leggere e consultare. Grazie Monia Poli
Presso l’Archivio storico del Comune di Firenze si conserva la documentazione prodotta e/o ricevuta dall’amministrazione cittadina dal 1783 al 1970 circa. L’amministrazione carceraria/giudiziaria però non era compito del Comune, ma dello Stato, e quindi, sia per periodo storico sia per competenze, credo che materiale sull’argomento si dovrebbe trovare presso l’Archivio di Stato.
Ringrazio per l’opportunità offerta ,vorrei chiedere qual è la ragione per cui la maggioranza delle chiese Fiorentine è orientata a Ovest. Ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrete accordarmi. Franco Meucci.
La risposta nell’ottimo articolo di Alberico Morrone. Perché le chiese sono rivolte a ovest?
Innanzitutto, specifico quando si afferma che una chiesa è orientata (o rivolta) ad est/ovest ci si riferisce all’abside, cioè la parte di chiesa che si trova esattamente dietro l’altare e con forma di semicerchio, ove figura il crocifisso. Le strutture di culto, e quindi anche le chiese, racchiudono tantissimi elementi simbolici. Se si guarda una chiesa dall’alto si può notare difatti come tutte quelle antiche abbiano esattamente la forma di una croce latina (se di culto cattolico) o di croce greca (se di culto greco-bizantino). L’abside di cui parlavo prima è, come dicevo, la concavità dietro l’altare (se visto dall’interno della chiesa) o il semicerchio sulla parte alta della chiesa (se vista dall’alto). Non è una casualità dunque che l’abside, e tutta la struttura di croce-chiesa sia rivolta a est.
Quindi le chiese – almeno quelle costruite fino al 1700 – hanno l’abside rivolto a est, il che significa che l’ingresso della stessa dà ad ovest. Questa caratteristica è riscontrabile in molte chiese in tutta Europa. Più precisamente, si ebbe una precisione maniacale nell’orientamento degli edifici fino al 1500, una disposizione meno precisa ma sempre sull’asse est-ovest dal 1500 al 1700, per poi avere chiese costruite maniera quasi casuale dal 1700 in poi.
Questa pianta ci dà l’idea di come tutte le chiese – evidenziate in rosso scuro – siano rivolte ad est. Peraltro mi pare, ma non ne sono certo per mancanza di fonti, che questa sia una pianta proprio della città in cui vivo, Pavia.
Chiaramente non tutte le chiese costruire in questo arco temporale hanno tassativamente questo tratto distintivo, in quanto in alcuni casi gli ingegneri dovettero adattarsi alle specifiche caratteristiche del luogo, derogando quindi alla regola sopra, mentre in altri casi si decise direttamente di costruire l’edificio orientato diversamente. Fra questi, curiosamente e, dico io, misteriosamente, figurano due chiese di importanza primaria per tutto il mondo cattolico: la Basilica di San Pietro e San Giovanni in Laterano, entrambe a Roma. Gli studiosi hanno avanzato diverse ipotesi sul perchè di tale scelta, e bisogna comunque osservare come la seconda da me citata in realtà nella sua prima realizzazione avesse anch’essa l’abside a est.
Tornando al fulcro della domanda… perchè è stata fatta questa scelta? E cosa ha a che fare con il culto cristiano cattolico?
Non tanto sorprendentemente, l’usanza di orientare i luoghi di culto è consolidata in moltissime religioni: cito, giusto per fare degli esempi, le sinagoghe, che sono rivolte verso Gerusalemme (sia prima che dopo la diaspora), i fedeli islamici pregano rivolti verso La Mecca, e se andiamo indietro nel tempo le Piramidi (non solo quelle di Giza) risultano orientate in base alle stelle, Stonehenge ha anch’esso un orientamento ben preciso, e, così come le chiese, anche i templi greci sono orientati a est. Il motivo di tali scelte risiede nel profondo carattere simbolico che hanno. Senza soffermarmi sugli esempi prima fatti, si può constatare come il sole sorge (e risorge ogni giorno) a Est, e lo stesso cristianesimo è una religione che ha come perno proprio la resurrezione di Gesù Cristo.
Non a caso dunque uno dei simboli di Gesù è il Sol Justitiæ, e a dircelo è l’Apocalisse di Giovanni: “il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza” . Il legame della figura del figlio di Dio con il Sole è evidente anche nella celebrazione della Pasqua, associata all’equinozio, data dalla quale la nostra stella per l’appunto inizia a risorgere. Tale similitudine è stata peraltro presa dal culto pagano, e qui si spiega lo stesso orientamento di templi greci e romani e chiese cristiane.
Il perchè di questa appropriazione dei cristiani di simboli prettamente pagani? Semplice: le masse popolari erano permeate dalla cultura e dalla religione greco-romana, dunque per portare il proprio messaggio a tali masse il cristianesimo fece sua questa simbologia, adattandola e talvolta distorcendola in base al messaggio della nuova religione. Va sottolineato tuttavia che questa non fu solo un’operazione di “espansione” del cristianesimo, ma che molte religioni si riallacciano a dei significati e a dei simboli che io considero universali.
È evidente quindi il legame simbolico che unisce queste due figure, ma resta ancora una domanda di fondo: perchè proprio l’abside rivolto a Est, e non l’entrata?
La risposta ci viene ancora una volta data dalla storia e dagli scritti arrivatici fino ad oggi. A suggerire tale orientamento fu ufficialmente Papa Silvestro II, studioso di matematica, geometria e astronomia (aveva studiato in Spagna, per cui pare plausibile che fosse venuto a contatto con gli studi arabi in questi campi). Proprio egli, nella bolla papale Versus Solem Orientem, suggerì di orientare gli edifici di culto verso est, l’oriente per l’appunto, ed in particolare utilizzando il criterio del “Sol Aequinoctialis”, che «utilizza il punto di levata dell’astro diurno quando la sua declinazione è pari a zero, cosa che avviene solamente agli equinozi». Ma perché proprio questa simbologia? E perchè tanta precisione?
E qui viene il nucleo della mia risposta: l’oriente, punto in cui sorge il sole, è considerato la pars familiaris, in contrapposizione alla pars hostilis, e cioè le tenebre dell’occidente e del tramonto. Il paradiso era ritenuto dai cristiani collocato ad est, e cioè dove si manifesta l’aurora, solis justitiæ di cui ho scritto sopra, e soprattutto la Croce di Cristo sul Monte Calvario fu eretta a ovest, pertanto un fedele in sua adorazione doveva rivolgersi a Est.
“In alto i nostri cuori, sono rivolti al signore”. Ecco dunque che l’ingresso, e la base della croce se vista dall’alto, è posizionato a occidente, cosicché i fedeli che entrano in chiesa simboleggino l’ascesa di Cristo sulla Croce, l’altare è la cima della croce del Cristo, e la cupola altro non simboleggia se non la volta stellata.
p.s. Aggiungo che a seconda del luogo e della conformazione del territorio le chiese medievali non vennero orientate esattamente secondo le “direttive” della bolla papale di Silvestro II, ma che spesso vennero orientate in base al reale punto in cui sorge il sole in un determinato luogo.
Queste le quinte tre domande e risposte giunte in redazione, hanno contribuito: Gabriella Bazzani, Alberto Chiarugi, Enrico Bartocci. Jacopo Cioni, Marta Questa, Alessandro Nelli.
Chiunque desideri porre una domanda può leggere qui: https://www.florencecity.it/le-curiosita-dei-fiorentini-fate-le-vostre-domande/