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Fare le bizze

Via delle Pinzochere è situata tra Via Ghibellina e Via San Giuseppe, a due passi dalla chiesa di Santa Croce.

Deve il suo singolare nome ad un convento di suore del quale si conservano ancora evidenti segni in un palazzo lungo la via.
In realtà non si trattava propriamente di suore, le Pinzochere erano infatti delle laiche, appartenenti all’ordine terziario francescano, che avevano originariamente l’incarico di provvedere al mantenimento delle pulizie all’interno della cattedrale di Santa Croce.

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Pinzocchera di Santa Croce

Avendo fatto voto di castità e di povertà, le religiose si vestivano in maniera estremamente umile e dimessa; portavano un saio semplice dal colore “bigio” o color terra e per questo motivo in città venivano chiamate le “suore bigie”, poi storpiato dal popolino in “bizze”, da cui “le bizzochere” che i fiorentini continuavano a deformare in “pinzochere”.
Queste donne che, per propria scelta, non erano delle vere e proprie suore ma che non potevano neppure diventare mogli e madri, avevano la fama in città di avere un caratterino asociale, bisbetico e lunatico.

Proprio per il comportamento estremamente scontroso, irritabile e scorbutico che le caratterizzava, a Firenze è nato il detto “fare le bizze” per indicare atteggiamenti incontrollati di stizza e di collera, tipici appunto delle Pinzochere.

Il canto dei Bischeri Samus editore di Franco Ciarleglio

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Franco Ciarleglio
Le bizze delle Pinzocchere
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4 pensieri su “Le bizze delle Pinzocchere

  • 28 Novembre 2016 alle 23:49
    Permalink

    Che vuol dire è tutto esatto? Che le suore bigie sono state trasformate in bizze da cui bizzochere storpiato dai fiorentini in pinzochere? Se fosse così mi piacerebbe sentire il parere del Sig. Ciarleglio, uno scambiio di opinioni non sarebbe male….

    Rispondi
    • 29 Novembre 2016 alle 11:19
      Permalink

      Lo contatti, non mi sembra questa la sede giusta. Normalmente è inter nos il chiarimento, con lo scopo di migliorarsi, le riviste poi pubblicano i risultati.
      Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 27 Novembre 2016 alle 22:52
    Permalink

    Il “fare le bizze” dei bambini non è un detto solo fiorentino, ma di tutta Italia.
    Le suore bigie non è stato storpiato dal popolino in bizze, ma semplicemente non essendo delle vere suore e non potendosi sposare sono state chiamate bizze, come usava ed ancora usa parlando di persone non sposate. Si dice bizza anche di persona completamente laica e il termine viene usato anche per gli uomini “E’ ancora bizzo”. Inoltre a Firenze e nelle campagne intorno usava anche dire per la stessa categoria di persone pinza o pinzo percui non credo che i fiorentini abbiano deformato il nome da bizzochere, ma abbiano piuttosto esteso l’aggettivo pinza a quella categoria di persone chiamandole pinzochere.
    Questa storia mia ha riportato alla mente un viaggio fatto in Olanda ed esattamente Amsterdam dove esistono ancora delle specie di villaggi intorno alle chiese più importanti detti delle “beghine”, probabilmente il nome beghina proviene proprio da lì. Queste beghine erano donne laiche, che non si sposavano e che si occupavano di cose di chiesa proprio come le pinzochere dell’articolo. Tutto il mondo è paese!

    Rispondi
    • 28 Novembre 2016 alle 11:20
      Permalink

      Salve

      E’ tutto esatto ed è proprio quello che viene abitualmente commentato e discusso durante le passeggiate dello Struscio Fiorentino di Franco Ciarleglio. Niente di nuovo sotto il sole!

      Jacopo Cioni

      Rispondi

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