Una volta in alcune zone Toscana a metà Quaresima era tradizione di Segare la “Vecchia” (che rappresentava il periodo quaresimale), una tradizione orale che è andata perdendosi nel tempo. Era una raffigurazione quella di segare o mettere al rogo la vecchia, che simbolicamente rappresentava la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e della rinascita della natura.
Oltre alle Fiere Quaresimali anche a Firenze era usanza di segare la Vecchia sotto le logge del Mercato Nuovo il giovedì di mezza quaresima. Adoperando una lunga scala veniva appeso al soffitto un fantoccio rappresentante la Quaresima con sembianze di una vecchia megera. A una certa ora stabilita un addetto saliva sulla scala e segava il fantoccio in due pezzi, fra lo schiamazzo dei ragazzini e degli sfaccendati che si riunivano sotto la loggia.
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Nacque allora l’usanza che in questo giorno i monelli fiorentini andavano per le strade di Firenze ad attaccare furtivamente una scala di carta sui vestiti delle signore, gridandogli dietro “e l’hae e l’hae” suscitando le risate e lo scherno dei passanti.
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Questa usanza è raccontata anche in una Cicalata di Michelangelo Buonarroti. Essa narra la storia di una delle sorelle di Calendimaggio e di Ferragosto che non essendo stata fatata dalle Fate di Fiesole ebbe il supplizio di essere segata in due. La cicalata è molto lunga, pertanto questo e un piccolo sunto, ma invito a leggerla perchè è molto bella.
Purtroppo anche questa, dopo gli anni 50, è una tradizione che è andata scomparendo.