Qualche tempo fa feci la recensione alla gelateria La Carraia e dato il tempo intercorso era necessario recensirne un’altra. Un sacrificio necessario, ma andava fatto.
La gelateria che in questo giretto di assaggi mi ha lasciato piacevolmente colpito si trova in piazza Tasso, uno sporto piccolino con laboratorio annesso. Non è molto visibile e non conosciuta a tutti i fiorentini, ma quelli di zona la conoscono bene ed infatti spesso vi si trova la coda.
Il nome della gelateria è la Sorbettiera gestita Antonio Ciabattoni e si trova in piazza Tasso al n° 11, vi metto il link alla pagina facebook perchè il sito web sarebbe l’ora lo migliorassero un pochetto!
Se ci fate un salto non vedrete i gelati esposti, sono conservati in cilindri di acciaio calati nella ghiacciaia e potrete scegliere solo attraverso i cartoncini che ne riportano il nome. Questo sistema di conservazione del prodotto ci mette già sull’avviso che la tecnica di realizzazione è improntata ad antichi sistemi ed infatti chi non ricorda, fra i fiorentini più vetusti, il carretto dei gelati o le antiche gelaterie con tecnica di conservazione similare. Il Ciabattoni usa infatti una tecnica da gelataio tramandata sin dal 1934, alla faccia del rigore, lo facessero tutti!
I gusti sono molti anche se non centinaia come oggi usa nelle finte gelaterie del centro dove il gelato di 1000 colori si erge sulla vaschetta come una montagna; a me ha sempre fatto pensare che ci sia una impalcatura interna fatta di plastica, come potrebbe autosostenersi altrimenti.
Torniamo al gelato vero. Troviamo anche gusti particolari, ma vi assicuro hanno un loro perchè. Il catrame, gelato al cioccolato, che ha al suo interno il 75% di cioccolato fondente, il Buontalenti, che ho provato personalmente e vi posso assicurare che è ottimo, anche se non ci mettono il bicchiere di vino come da ricetta originale. Il gusto mandorle è eccezionale, sfido chiunque a non riconoscerlo ad occhi chiusi, ed ancora il caramello al sale o il limone e salvia e l’incredibile gin tonic che contiene davvero gin alcolico (non solo il gusto) e rende arzillo chiunque. Poi ci sono i gusti di frutta che variano nel tempo secondo stagione e disponibilità di mercato.
Insomma, vale la pena venirci o passando da queste parti, fermarsi. Un’esperienza che ripeterò sicuramente a breve variando i gusti e con la certezza di non ritrovarmi una grassa purea in bocca che necessita di un immediato sorso d’acqua, ma un vero gelato, correntemente dosato e conservato. Per la cronaca, volendo con il gelato al limone e salvia vi fanno uno sgroppino da perdere la testa.
Come mi piace far le recensioni alle gelaterie, sei obbligato a provarne tante per scegliere la migliore!! Giuro che a differnza di ciò che pensate non mi ha fatto fatica provarne diverse!