Parallelamente alla via Pistoiese, lungo l’antica strada che da Firenze conduce al mare, in quella che oggi è via di Brozzi, esisteva in tempi antichi un pozzo ad uso pubblico che, per la sua posizione, permetteva di rinfrancarsi a viandanti, pellegrini e bestie da tiro.
Nei dintorni di questo pozzo, dei giovani stavano giocando, per passare il tempo. Si stavano divertendo con il gioco delle murielle, che consisteva nel lanciare delle ruzzole di legno; vinceva chi lanciava per primo la ruzzola oltre la meta stabilita.
Uno dei giocatori sbagliò la direzione del lancio, ed una ruzzola finì nel pozzo; dal fondo del pozzo, dopo il tonfo della ruzzola nell’acqua, si sentì levarsi un lamento; i giocatori, stupefatti ed impauriti, andarono a guardare cosa fosse accaduto.
Sul fondo del pozzo c’era una grossa pietra, di cui nessuno si sapeva spiegare la presenza.
La cosa incuriosì moltissimo gli abitanti di Brozzi, tanto che decisero di prosciugare il pozzo, ed ebbero la sorpresa di rinvenire un pezzo di muro con sopra dipinta l’immagine della Madonna con Gesù bambino. La Madonna sul volto aveva il segno di un livido, quello procuratole dalla ruzzola caduta.
La cronaca ci tramanda le difficoltà del recupero della sacra immagine, pesante un quintale e mezzo, che beneficiò subito di particolare venerazione, tanto che venne alloggiata in un tabernacolo appositamente costruito presso il pozzo ove era stata rinvenuta.
In breve la sacra immagine cominciò ad operare miracoli, che la resero talmente popolare che ancora oggi a Brozzi viene festeggiata la Madonna del Pozzo.
L’immagine della Madonna del Pozzo è oggi conservata all’interno dell’omonimo oratorio.