Oggi come oggi chi immagina intrighi nascosti e verità taciute o mistificate li chiamano complottisti. Sarebbe meglio chiamarli anti-complottisti dato che come scopo hanno individuare un complotto e smascherarlo. Oggi come oggi le “trame del maligno” si mescolano sovente a quelle che sono chiamate fake news, tanto da far pensare che le stesse fake news sono messe in giro ad arte da chi desidera creare confusione e incertezza e far apparire notizie complottistiche, ma reali, al pari delle fake news e devo dire che ci riescono benissimo.
Questo cappello per dire che non siamo certo nuovi ai complotti ne alle conseguenze nel tempo e nello spazio che questi complotti generano.
Come unire due vicende apparentemente slegate l’una dall’altra e quindi trasformarci in complottisti storici?
-26 aprile 1478 a Firenze congiura de’ Pazzi.
-14 agosto 1480 conquista di Otranto da parte dei Turchi Ottomani del sultano Maometto II.
Che cosa hanno in comune queste due date e luoghi nella storia italica?
La prima chi non la conosce? Noi stessi sulla nostra rivista ne abbiamo parlato più volte e in più articoli. Una congiura che aveva lo scopo di allontanare dal potere cittadino la famiglia de’ Medici. Un allontanamento dalla vita politica ed economica di Firenze. Questa congiura viene associata al nome dell’altra potente famiglia fiorentina, i Pazzi, ma la sua maturazione e realizzazione non è limitata solo all’agire di Jacopo e Francesco de’ Pazzi, ma ad un connubio dove si ritrovano coinvolti Federico da Montefeltro (Duca di Urbino), Papa Sisto IV e il regnante napoletano Ferrante D’Aragona.
Non lotte intestine fiorentine, ma, come si direbbe oggi, una faida sovranazionale, oltre i confini della città. Il risultato della congiura de’ Pazzi lo conosciamo, un fallimento, soprattutto dovuto all’organizzazione che si sgretolò al rifiuto da parte del Montesecco, soldato di ventura, di uccidere sul sacro suolo del Duomo di Firenze. I due fratelli MEDICI dovevano morire entrambi ed il fatto che uno dei due, grazie al Francesco Nori, si salvò decretava il fallimento del piano.
Le conseguenze le conosciamo, sotto foraggiamento di fiorini da parte di Lucrezia Tornabuoni il popolo insorse al grido di “palle, palle” e catturò, in simbiosi con gli sbirri, tutti i congiurati che furono prontamente trucidati, tutti tranne uno, Bernardo Bandini che riuscì a fuggire.
Una delle conseguenze della congiura fu l’azione di Sisto IV, che manifestò apertamente il coinvolgimento, scomunicando Lorenzo de’ Medici e l’intera città di Firenze, non solo, assieme a Ferrante D’Aragona mosse guerra contro Firenze.
Uno scontro che trovò una tregua il 13 marzo 1480, una tregua solo sulla carta perchè le manovre sotterranee continuavano. Una di queste manovre fu di Lorenzo che per mettere in difficoltà Ferrante D’Aragona strinse un patto con Maometto II.
Ecco che nel luglio del 1480 ci fu un avvenimento che cambiò le sorti del conflitto, I veneziani, alleati di Firenze ritirarono le proprie galee dal pattugliamento dello stretto di Otranto e i turchi, sapendo anche della presenza di poche truppe di Ferrante, conquistarono Otranto.
Ferrante fu costretto a ritirare le truppe da Firenze per fronteggiare i turchi e dopo poco fu ratificata una pace fra Napoli, la Città del Vaticano e Firenze.
Fra Lorenzo de’ Medici e Maometto II si instaurarono e mantennero buoni rapporti, soprattutto, in seguito, commerciali.
Nel 1479 dalla ex-Costantinopoli, ormai chiamata Istanbul giunse una lettera per Lorenzo da parte di Bernardo Peruzzi che comunicava la presenza del congiurante Bernardo Bandini in quella città.
Lorenzo si attivò e attraverso Lorenzo Carducci fece le sue richieste a Maometto II. L’occasione di riportare Bernardo Bandini a Firenze venne con il viaggio a Costantinopoli di Bernardetto de’ Medici, viaggio quanto mai concomitante e dato come incarico a Bernadetto dal Consiglio dei Sessanta per questioni ben diverse.
Il 24 dicembre Bernardetto de’ Medici rientrava a Firenze esponendo in bella vista Bernardo Bandini, ancora vestito con abiti turchi, tanto che in breve tempo tutta la città seppe della cattura del congiurato. Il 29 dicembre stesso Bernardo Bandini fu impiccato alle finestre del Palazzo del Capitano del Popolo al Bargello, sempre con i medesimi vestiti turchi con cui era stato catturato. (Parleremo della villa del Bandino, casa di Bernardo Bandini, nell’intervista a Lorenzo Andreaggi).
Famoso un disegno fatto a penna da Leonardo da Vinci, conservato a Bayonne nel museo Léon Bonnat; ci consegna l’immagine del congiurato in panni turchi penzolare alla corda.
Maometto II ricevette una medaglia da parte di Lorenzo, disegnata da Bertoldo di Giovanni, un tangibile gesto di ringraziamento
Ed ecco come, due eventi distanti nel tempio e nello spazio si sono fra loro legati e come il complotto, che oggi crediamo non esista, sia in realtà cosa antica. Non stupitevi allora come ancora oggi coloro che detengono il potere finanziario o politico siano in continuo scontro-incontro, ma sempre e comunque alla facciaccia della gente comune.