A Firenze la trippa la facciamo al pomodoro, la ricetta è questa, ma non è l’unico modo di mangiarla. Capisco che a molti fa impressione, ma è “l’idea” della provenienza del suddetto quinto quarto, questo preconcetto vi impedisce di assaporare non solo qualcosa di delizioso, ma di pura tradizione. Questa ricetta che vi propongo è di una semplicità unica e davvero gustosa, soprattutto in estate, ma non solo.
Procuratevi un pezzo di trippa nel reticolo, derivata dal secondo pre-stomaco, detta anche a nido d’ape, e lavatela accuratamente. Sgocciolatela, asciugatela e poi tagliatela a listarelle sottili e non eccessivamente lunghe, 6/7 cm.
Fate un battuto di aglio e prezzemolo. Prendete una cipolla dolce e fatela a fettine sottili. Delle olive nere, denocciolatele e dividetele in due. A chi piace anche del peperone rosso e giallo a piccoli pezzetti. Potete aggiungere altro secondo gusto, del finocchio o del sedano, piccole rondelle di carote, pezzetti di pomodoro.
Una volta portato tutto a dimensione mescolate tutto con la trippa e condite con olio sale e pepe e un poco di succo di limone. Non ci stanno male due foglie di basilico.
Volendo si possono usare anche dei sottoli di buona qualità o fatti in casa.
Avete preparato una gustosa insalata di trippa, detta anche trippa prezzemolata se vi limitate al solo aglio e prezzemolo. Un piatto semplice, veloce, gustoso, assolutamente non grasso.
Lasciate perdere il preconcetto e armatevi di forchetta!