Il sodalizio Dan Brown e Ron Howard sbarca a Firenze con il film Inferno.

Il risveglio del professor Langdon (Tom Hanks) avviene in una stanza di un ospedale fiorentino. Questo è l’inizio del film e nella nostra bella città si svolge per una buona parte. Langdon ha ricordi confusi e non comprende perchè si trova nel capoluogo toscano. Fra inseguimenti e ricerche si passa dal Giardino di Boboli a Palazzo Vecchio, dal Battistero alle strade fiorentine il tutto in un connubio di ricerca fra il capolavoro di Dante e la mappa dell’inferno di Botticelli passando per la maschera funerea di Dande o meglio attraverso i suoi occhi. Insomma un buon thriller che esalta Firenze e la sua bellezza sulle orme di una strage di proporzioni mondiali. Abbandonata Firenze si passa a Venezia per poi arrivare ad Istanbul, ovviamente un film che sulla bellezza storica snoda a sua trama. Una trama che ovviamente non vi racconto per non guastarvi la visione del film. Magari può essere il film da vedere stasera.

Inferno di Botticelli

Per la riduzione della popolazione mondiale, sembrerebbe che Dan Brown si sia ispirato ai piani di Henry Kissinger o a taluni documenti dell’ONU o ancora più indietro ai Protocolli dei Savi di Sion. Certa è una cosa. questa immagine della riduzione della popolazione mondiale è ridondante e forse andrebbe approfondita per non essere fra coloro che albergheranno all’inferno fra gli ignavi.
“i luoghi più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali”.

Buona visione.

 

Inferno, il film che mostra Firenze.
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