Accanto all’ex convento di Sant’Orsola, in Via Panicale, sulla facciata dell’edificio si può vedere un antico stemma in pietra serena. E’ uno stemma rotondo che rappresenta due croci benedettine. Queste croci sono caratterizzate dalla presenza di tre gemme ad ogni estremità, che simboleggiano Cristo con i dodici apostoli.

Questo stemma era posto sopra il portone di ingresso al monastero. Il complesso edilizio nacque nel 1309 come appendice della basilica di San Lorenzo ed era abitato dalle suore benedettine, dal 1327 al 1435.

Va premesso che San Benedetto da Norcia, fondatore dell’ordine, è il patrono degli esorcisti.

Il monastero nacque proprio nel momento storico che decreta la fine dei Templari. Papa Clemente V (che trasferì la sede papale ad Avignone), ricordato come pontefice avido e simoniaco, dedito alla lussuria, sostenne che Dio, in una visione, lo avesse avvisato che i Templari erano eretici, colpevoli di adorazione del diavolo, omosessualità, vilipendio della croce, sodomia ed altri comportamenti blasfemi; i loro incontri erano segreti e si diffusero voci riguardo a bizzarri riti di iniziazione, che contribuirono moltissimo a diffondere sospettosità da parte del pubblico verso l’ordine.  Per questi motivi Clemente V dette ordine di catturare tutti i Templari, li fece sottoporre a torture indicibili per far loro confessare i crimini contro Dio; molti morirono bruciati come eretici e l’ordine venne soppresso con bolla papale del 3 aprile 1312.

Lo stemma di Via Panicale è a forma di cerchio, che sta proprio a significare la presenza femminile nel monastero. Lo stemma nasconderebbe una formula antica, ogni lettera dell’iscrizione presente sulla medaglia è parte integrante di un esorcismo antichissimo, apparso in un manoscritto del XIV secolo, a testimonianza della fede nella potenza di Dio e di San Benedetto. In alto vi sono incise delle lettere “I e N”, che si riferiscono ad entrambe le croci, mentre negli angoli della prima croce sono incise le lettere “S-C-R-D” e della seconda croce le lettere “C-O-I-A”. Complessivamente le iscrizioni dovrebbero significare:

In Nomine Sanctae Crucis Rejecta Daemonum e In Nominae Crucis Observationis Induce Amorem, cioè: “In Nome della Santa Croce Ripudia il Demonio” e “In Nome dell’Osservanza della Croce Induci l’Amore”, quindi si tratta di un invito a rifiutare il Male e a perseguire il Bene, dunque un esorcismo in piena regola.

Quelle scritte, con tutta probabilità, avevano il compito di proteggere le suore che alloggiavano nel monastero.

Gabriella Bazzani Madonna delle Cerimonie
In Via Panicale uno stemma per l’esorcismo
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