Non sempre la devozione e l’amore per una persona sono corrisposti, talvolta il calore e l’affetto di uno trovano freddezza e ignoranza nell’altro. Spesso questa situazione è presente nei matrimoni e non solo negli odierni ma anche in quelli di un recente o lontano passato. Oggi l’incompatibilità si risolve facilmente e in un anno ognuno può seguire una strada diversa, ma in passato il vincolo matrimoniale era vincolo a tutti gli effetti.

La storia che raccontiamo è quella di un celebre artista, Andrea del Sarto che si invaghì di una bellissima donna rimasta vedova, la corteggiò e alla fine la sposò. La donna era Lucrezia del Fede, una donna bisbetica e astuta ma che aveva rapito il cuore dell’artista. Lucrezia era di quelle donne che per non restare sole accettano di sposarsi, magari con convenienza, ma nella realtà non hanno il minimo rispetto per coloro che sposano e riescono a dominarlo con quel sottile gioco fatto di carota e bastone.

La Natività della Vergine di Andrea del Sarto, conservato nel Chiostro dei Voti della basilica della Santissima Annunziata di Firenze. Al centro il volto della moglie Lucrezia del Fede.

Lucrezia non solo riusciva a soggiogare il marito, ma anche tutti i suoi subalterni di conseguenza. Il marito Andrea d’altronde era innamorato perso tanto che in ogni suo affresco, quando doveva raffigurare una damigella, il volto dipinto assumeva le sembianze della moglie Lucrezia.

Vasari lo racconta nei suoi scritti ed evidenzia a che livello era il potere di questa donna sul marito narrando questo fatto che riporto.

Andrea del Sarto abbandonò la corte parigina, dove guadagnava molto bene a causa delle continue lettere spedite della moglie in cui si rimostrava insoddisfazione. Inoltre nelle lettere si leggeva fra una riga e l’altra anche sottigliezze che scatenavano la gelosia del povero Andrea. Questa fuga da Parigi gli costò anche l’inimicizia di Francesco I, ma si sa, al cuore non si comanda.

L’epilogo di questa torturata storia d’amore (se vogliamo chiamarla cosi) fu che Andrea del Sarto si ammalò ed invece di ricevere amorevoli cure dalla moglie questa si allontanò temendo un contagio e lo lasciò a morire da solo, cosa che puntualmente avvenne. Lucrezia fece un’altra tacca alla sua perfidia e continuò la sua avventura terrena.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

Il terribile amore dell’Andrea del Sarto.
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