Il periodo longobardo a Firenze non fu uno dei momenti migliori per la città. Come già accennato in questo articolo: Firenze nel tempo: Fra Goti e Bizantini fino ai Longobardi, i longobardi dominarono distruggendo il diritto romano che fu sostituito dall’affermazione delle loro usanze tribali tanto da far vivere l’intero territorio nell’anarchia e nel caos. Il tutto aiutato e coadiuvato dal fatto che la tradizione lombarda era di mantenere orale sia la legge che il diritto.

In questo soppiantare e rimpiazzare il diritto romano e le abitudini territoriali non fu tralasciata anche l’unità di misura. Nel periodo longobardo furono varie le costruzioni sviluppate tra cui il Battistero e proprio su di esso fu collocata un’unità di misura oggi conosciuta come “piede di Liutprando“.  Se vogliamo cercarla dobbiamo andare alla porta sud del Battistero, quella realizzata da Leonardo D’Avanzo e impreziosita con le formelle di Andrea Pisano. Se si osserva la colonna di destra si noterà un rettangolo. Quello è il piede di Liutprando.

Liutprando, re dei Longobardi, ed è stato re d’Italia dal 712 al 744 d.C. Il re voleva rendere le transazioni commerciali uniformi in tutto il regno e per farlo impose le unità di misura da adottare. Ovviamente come unità di misura della lunghezza scelse ciò che era più ovvio per tutti… la misura del suo piede. L’imposizione delle unità di misura di Liutprando fu la prima unificazione delle misure in Italia dopo quella romana.

Il Villani scrisse in merito: “Dopo Albarigo, regnò re dè’ longobardi Eliprando, il quale fu grande come gigante, e per la grandezza del suo piede si prese la misura delle terre e chiamasi ancora ai nostri tempi piè d’Eliprando, il quale poco meno d’un braccio della nostra misura”.

Il re longobardo non doveva proprio essere uno “scricciolo” infatti l’unità di misura piedesca era 43,60 cm. che probabilmente è un 65 di misura di scarpa al giorno d’oggi. Forse l’unità di misura imposta non era un solo piede, ma la somma di entrambi i piedi di Liutprando, ma in questo caso avrebbe avuto 21,8 cm per piede, cioè oggi avrebbe calzato un 34, massimo 35.

Qualcosa non torna, forse non è il “piede di Liutprando”, ma “la somma dei piedi del figlio Liutprando”.

Forse è tutta una leggenda, anche perché il rivestimento marmoreo del Battistero risale a circa il 1128 e probabilmente anche le colonne sono state modificate ben dopo la morte di Liutprando che è stata nel gennaio del 744. Resta il fatto che il piede di Liutprando entrò e rimase in uso in tutta Italia per quasi 500 anni.

Jacopo Cioni Gran Cerusico
Il piede di Liutprando, antica unità di misura longobarda
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Un pensiero su “Il piede di Liutprando, antica unità di misura longobarda

  • 23 Giugno 2024 alle 8:39
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    Grazie di queste inedite notizie, per noi fiorentini sono tutte perle che vanno ad aggiungersi alla bellezza e alla unicità della nostra bella città
    Pier Nicola Ricciardelli

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