A seguire da … Giovanni dalle bande nere de’ Medici.
Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi del 2001, è forse uno dei pochi film a sfondo storico veramente realistico e veritiero. Abiti, armi, costumi sono coerenti con il periodo preso in esame, anche la stessa lentezza del film, i dialoghi e il carattere dei personaggi ci avvicina molto alla mentalità dell’epoca, aspetto che raramente avviene nel cinema. La rozzezza dei soldati, che per scaldarsi dal gelo dell’inverno rompono con l’ascia un crocifisso per arderlo e come Giovanni ne punisce uno schiaffeggiandolo per l’atto sacrilego, esalta il personaggio Giovanni delle Bande Nere che poi non infierisce oltre capendo la situazione, riduce la punizione ad uno schiaffo.
I potenti del Rinascimento che tramano tra loro e permettono ai Lanzichenecchi di passare indisturbati in Italia. Il freddo e la neve che accompagna questi mercenari, la sporcizia, la fatica, le tende polverose, le armature appese nei ricoveri, l’uso delle armi da fuoco e la loro preparazione, l’Aretino che parla con Giovanni utilizzando un Italiano antico e un dialetto tipico del Nord Italia, l’avanzata dei Lanzichenecchi con le loro picche e armature, i loro schieramenti, tutto fino anche al ferimento e alla stoica sofferenza del grande condottiero con tanto di amputazione e poi la morte rende questo film un documento storico perfetto.
Se risiede in voi la passione per questa epoca per il grande soldato di ventura del Rinascimento, questo film è sicuramente un tuffo storico eccezionale, per gli altri, i non appassionati, si rischia la noia.
Hristo Jivkov, l’attore Bulgaro che veste i panni del condottiero, scelto da Olmi quasi per caso dopo aver selezionato e scartato numerosi attori, è riuscito a far rivivere il nostro Capitano di ventura dandogli un carattere burrascoso e inquieto tratti amplificati dalla sua somiglianza fisica a Giovanni, un ruolo da protagonista perfettamente interpretato da un attore che aveva pochissima esperienza cinematografica.
Qua sotto potete vedere il film e trarre il vostro giudizio.