I Fratelli Alinari, fondatori dell’omonimo studio fotografico, sono figure emblematiche della storia della fotografia italiana e, in particolare, di Firenze. La loro opera ha profondamente influenzato la cultura visiva del XIX secolo, contribuendo a documentare e preservare il patrimonio artistico e architettonico della città, un vero e proprio “congelatore del tempo”.

La storia dei Fratelli Alinari inizia nel 1852, quando i tre fratelli, Leopoldo, Giuseppe e Romualdo, fondano uno studio fotografico, sito in Via Nazionale, che si specializza nella riproduzione di opere d’arte. Firenze, da sempre un centro culturale di primaria importanza grazie alla sua storia rinascimentale e alla presenza di numerosi artisti, musei e monumenti, fu il luogo ideale dove perdersi nell’arte fotografica. Infatti i Fratelli Alinari, consapevoli di questa ricchezza, decidono di dedicarsi a un progetto ambizioso: documentare la bellezza e la storia di Firenze attraverso la fotografia.

Fabio Borbottoni, prima degli Alinari, aveva intrapreso la stessa via ma attraverso la pittura. Realizzò 120 opere in totale tutte acquistate, nel 1996, dalla Cassa di Risparmio di Firenze. Questa bellissima collezione è raccolta presso il Palazzo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Foto dei dipendenti dello studio Alinari nel 1899

Il lavoro dei Fratelli Alinari si distingue per la capacità di catturare non solo la bellezza estetica delle opere, ma anche il loro significato culturale e storico. La fotografia come uno strumento di conservazione. Attraverso le loro fotografie, hanno fornito un importante contributo alla conservazione del patrimonio artistico, rendendo accessibili a un pubblico più vasto opere che altrimenti sarebbero rimaste confinate nei musei. Le loro immagini, stampate su supporti di alta qualità, sono diventate un punto di riferimento per studiosi, artisti e appassionati d’arte.

Firenze non è solo il contesto in cui i Fratelli Alinari lavorano; è anche una fonte di ispirazione. La città, con i suoi monumenti iconici come il Duomo, il Ponte Vecchio, e la Galleria degli Uffizi, è stata immortalata in innumerevoli scatti. I Fratelli Alinari hanno saputo catturare non solo l’aspetto fisico di questi luoghi, ma anche l’atmosfera e l’essenza di una città che è stata culla di arte e cultura. Cioè la vita delle persone all’interno della città. La loro produzione ha contribuito a creare un’immagine di Firenze che ha influenzato viaggiatori e artisti di tutto il mondo.

Queste immagini sono un esempio della conservazione fotografica di una città e della sua vita (immagini reperite suo sito web www.firenzeart.it/artisti/archivialinari):

La Città:

Piazza della Signoria

Porta al Prato

Torre degli Alberti

Santa Maria Novella

La Vita:

Barrocciai sull’Arno a Rovezzano

Pasticceria Digerini e Marinai

Istituto tecnico aula di scienze

Barroccio

Per fortuna, come talvolta capita, l’eredità dei Fratelli Alinari è ancora viva oggi. Il loro studio, che ha continuato a operare anche dopo la loro morte, è diventato un punto di riferimento nel campo della fotografia d’arte. Inoltre, sia il Museo Alinari della Fotografia, che raccoglie e preserva il lavoro della famiglia, sia la Fondazione Alinari, rendendo omaggio a un’importante lavoro che ha segnato la storia della fotografia e di Firenze.

In conclusione, il legame tra i Fratelli Alinari e Firenze è un esempio di come la fotografia possa diventare un potente strumento di documentazione e conservazione del patrimonio culturale. La loro opera non solo ha immortalato la bellezza della città, ma ha anche contribuito a costruire un’identità visiva che continua a ispirare e affascinare generazioni di artisti e visitatori. Firenze, grazie ai Fratelli Alinari si è affermata sempre più non solo come un luogo da visitare, ma anche come una storia da raccontare attraverso l’obiettivo della fotografia.

Jacopo Cioni Gran Cerusico
I fratelli Alinari: Un legame indissolubile con Firenze
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