Questa è un’edizione straordinaria. La domenica, anche se per una manciata di minuti, la Rivista Fiorentina non pubblica articoli, ma stasera, in questa nebbiosa Firenze, si è avuto presso il Palagio di Parte Guelfa la nomina di molti nuovi Cavalieri e di diversi Cavalieri onorari.
La Rivista non poteva esimersi dal pubblicare un piccolo trafiletto perchè due persone, che ritengo rappresentino il meglio della cultura fiorentina, vengono investite di un onore che voglio puntualizzare. Queste due persone sono amici e collaboratori della rivista e quindi li dobbiamo, vogliamo, onorare.
Si tratta di Franco Ciarleglio e Lorenzo Andreaggi, ambedue sono stati nominati ieri (ormai ieri) 24 novembre 2018 alle 21.00 Cavalieri di Parte Guelfa ad honorem. La cerimonia di nomina si è appena conclusa presso il Palagio di Parte Guelfa di Firenze.
Una onorificenza che ambedue meritano certamente per la loro attività a Firenze e soprattutto per la loro passione per Firenze.
Franco Ciarleglio è uno scrittore, un cultore dell’arte minore di Firenze, un fine conoscitore delle manifestazioni storiche quali palii, giostre e tornei. Un uomo che da diciotto anni attraversa Firenze raccontandone la storia e gli aneddoti e rendendola fruibile a fiorentini e non tutti desiderosi di conoscerne i risvolti segreti, leggendari o anche semplicemente nascosti annegati in Firenze e nella Toscana. Sarebbe un uomo a cui dedicare una delle nostre interviste, che abbiamo dedicato per esempio a Lorenzo, ma non possiamo farla. Il motivo? Semplice, Franco è da sempre un collaboratore della Rivista Fiorentina con i suoi pezzi, ma ancora di più con la sua conoscenza e il suo contributo come storico. Si è dimostrato più volte impareggiabile e insostituibile. Quando abbiamo un dubbio o ci manca un’informazione a lui ci rivolgiamo. Come possiamo intervistare la stessa anima che ci anima?
Lorenzo Andreaggi è un giovane amico che abbiamo intervistato, vi invito a leggerla l’intervista perchè emerge una persona si giovane, ma completa, preparata, sempre attiva e sempre disponibile. Ciò che mi ha sorpreso di lui non è stato solo il suo amore per l’area in cui vive, il Bandino in Firenze, ma la sua dinamicità intellettuale nell’affrontare argomenti che per la maggior parte della gente sono tabù mentali. La voglia di riempire i buchi della storia e allo stesso tempo crescere nel farlo sono doti che non difettano a Lorenzo ed inoltre riesce a concretizzare questa sua crescita nel suo lavoro come regista, attore, cantante e scrittore. Un talento ancora tutto da scoprire. Avremo modo di parlare ancora di lui nell’articolo di lunedì.
Una sviolinata? Forse, ma se le persone hanno un valore e tu gli porti rispetto non si tratta di piaggeria ma solo di riconoscimento e questo, come si ha piacere riceverlo, allo stesso modo si ha piacere nel concederlo.
Quindi complimenti ad entrambi al maturo Marzotto e al giovane Marzotto, che vi sia sempre soddisfazione in ciò che fate.