PARTE PRIMA

Suddivisione degli antichi Quartieri fiorentini

Nel Medio Evo, le città erano divise sia per effetti amministrativi sia per quelli militari: in Sestieri, Quartieri, Terzieri e in suddivisioni minori. Queste in Toscana, avevano nomi diversi. A Siena, Montepulciano e in altri luoghi si chiamavano Contrade, nella città di Pisa avevano il nome di Cappelle, a Prato si riconoscevano dal nome delle porte cittadine ad esempio: Porta al Serraglio. In Firenze si chiamavano Gonfaloni. Al tempo della Contessa Matilde di Canossa, nel 1078, essendo la città cresciuta enormemente di popolazione, fu deciso la nuova costruzione di mura al posto delle preesistenti costruite dai Bizantini, per inglobare i nuovi insediamenti.

Vennero chiamate “Matildine” o “Antica Cerchia di Cacciaguida”. Si procedette alla divisione in Sestieri assumendo il nome di: Oltrarno, San Piero Scheraggio, Borgo, San Pancrazio, Duomo, San Piero, divisi in seguito in venti Gonfaloni. Quando tra gli anni 1282 e il 1333, venne una nuova cerchia muraria con il nome di “Arnolfiana” dal nome del costruttore Arnolfo di Cambio, la città venne divisa in Quartieri, prendendo il nome delle quattro porte principali: Porta al Vescovo o del Duomo, Porta Santa Maria, Porta San Piero e Porta San Pancrazio o Brancazio. Dopo la cacciata del Duca di Atene, nell’anno 1343 fu deciso di tornare alla vecchia divisione della città; in quattro Quartieri: Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella, San Giovanni dal nome delle quattro chiese principali. Ognuno venne a sua volta diviso in quattro Gonfaloni, ciascuno possedeva un suo territorio, in determinate parti della città, separato dagli altri da un muro, dal fiume Arno e da strade principali. Ogni divisione, aveva carattere amministrativo e militare. Erano tenute ad eleggere un Gonfaloniere o Capitano assumente il titolo di “Compagnia”.

La nomina durava quattro mesi. Ad esempio: dal I° di aprile al 31 luglio. Inoltre, aveva il compito di radunare una compagnia di Milizia cittadina, formata dai residenti nel Gonfalone destinati alla difesa del Palazzo dei Signori e della libertà popolare. Tutti e sedici erano una specie di Consiglio, insieme al Gonfaloniere di Giustizia e i Priori di Libertà discutevano gli interessi della Repubblica. In ogni Quartiere i quattro Gonfaloni possedevano un nome di emblema o segni araldici che apparivano nella loro bandiera.

Quartiere Santo Spirito

1) Gonfalone Scala – Era confinato: dall’Arno, dalle mura cittadine fra Porta San Niccolò e la Porta San Giorgio, dalla quale per il Poggio dei Magnoli scendeva fino a Santa Felicita e per un tratto di Via dei Guicciardini arrivava fino al Ponte Vecchio. Vi facevano parte le seguenti parrocchie: San Niccolò, Santa Lucia dei Magnoli, Santa Maria Soprarno (soppressa), San Giorgio e una porzione di Santa Felicita;

2) Gonfalone Nicchio – Dal Ponte Vecchio al Ponte Santa Trinita, il confine era con il fiume Arno: dalla Piazza dei Frescobaldi entrava in Via del Presto di San Martino, allora facente parte di Borgo Tegolaio, giungeva fino alla Via de’ Michelozzi. Traversava via Maggio e lo Sdrucciolo dei Pitti passava dietro Palazzo Pitti e risalendo il Poggio, giungeva alla Porta San Giorgio. Vi si trovavano le seguenti parrocchie: San Iacopo Soprarno (soppressa) e parte di quelle di Santa Felicita e San Frediano:

3) Gonfalone Sferza – Dal Poggio di Boboli andava alla Porta Romana, comprendeva la parte orientale di Via de’ Serragli e verso Via Sitorno (oggi Via della Chiesa), si infilava fra le case sboccando in Via Sant’Agostino all’entrata di Piazza Santo Spirito, comprendeva un lato della Piazza fino a trovare il confine del Gonfalone Nicchio in Via de’ Michelozzi. Comprendeva le parrocchie di: San Felice in Piazza e San Pier Gattolini;

4) Gonfalone Drago Santo Spirito – Comprendeva il rimanente territorio del Quartiere di Oltrarno fino alle mura fra Porta Romana e l’Arno, con le parrocchie di San Frediano e parte di quelle di San Felice in Piazza e di San Iacopo Soprarno.

Nel Corteo della Repubblica Fiorentina, sfilano con il Quartiere di Santo Spirito, dopo il nobile Commissario il Bandieraio con la bandiera con l’insegna del Quartiere: Colomba bianca raggiata in campo azzurro. Sono presenti i quattro Gonfalonieri di Compagnia, con i quattro bandierai che portano l’insegna del Gonfalone.

Alberto Chiarugi
Gonfaloni di Compagnia: Quartiere Santo Spirito
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