Il territorio del Comune di Firenze nel 1800 era racchiuso per lo più all’interno della cerchia muraria trecentesca (attuali viali di circonvallazione). Soltanto a partire dal periodo di “Firenze Capitale” (1865 circa) e fino al 1931 il territorio comunale cittadino si è sempre più allargato al punto da incorporare gradualmente i territori delle antiche“Comunità”, come venivano chiamate allora, che lo circondavano. A parte una buona porzione di FIESOLE e BAGNO A RIPOLI, tutt’ora esistenti, Firenze si è annessa interamente i Comuni di BROZZI, IL PELLEGRINO, LEGNAIA, GALLUZZO, ROVEZZANO e parte di CASELLINA E TORRI (attuale Scandicci). Per ognuna di queste antiche Comunità ormai scomparse e oggi divenute “quartieri” della città, verrà pubblicata qui di seguito una breve storia affinché ne rimanga un significativo ricordo nella storia e nella cultura fiorentina.
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COMUNITA’ DEL PELLEGRINO.
L’antico Comune del Pellegrino aveva la propria sede municipale in una traversa di via Bolognese (attuale via del Pellegrino) e prendeva il nome dal vicino Spedale del Pellegrino di Porta San Gallo. Il suo territorio comprendeva Careggi, Montughi, Novoli, Rifredi, Trespiano e il Parco delle Cascine. Il Comune del Pellegrino venne poi diviso tra Firenze, Fiesole e Sesto Fiorentino. Lo stemma riproduceva un pellegrino al naturale sulla campagna verde in campo rosso.
COMUNITA’ DI BROZZI.
L’antica Comunità di Brozzi contava circa 12.000 abitanti quando venne soppresso nel 1928. Il territorio comprendeva Brozzi, Quaracchi, Peretola, Petriolo, La Sala, Osmannoro e San Donnino. Fu suddiviso tra Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Signa. Lo stemma rappresentava due aironi in volo sulla terreno paludoso.
COMUNITA’ DI CASELLINA E TORRI.
L’antica Comunità nacque nel 1774 dalla fusione dei Comuni di Casellina e di Torri. Il territorio comprendeva anche Badia a Settimo, Mantignano, San Martino alla Palma, San Colombano e Sollicciano. Nel 1928 cambiò il suo nome nell’attuale SCANDICCI. Lo stemma rappresenta una casa (casellina) tra due torri in campo azzurro al cantone bianco caricato dal giglio fiorentino.
COMUNITA’ DI LEGNAIA.
L’antica Comunità di Legnaia divenne autonoma nel 1808 comprendendo nel suo territorio Bellosguardo, San Bartolo a Cintoia, Santa Maria a Cintoia, Marignolle, Monticelli, Mosciano, Soffiano, Pignone e Verzaia. Venne interamente inglobata nel Comune di Firenze con i suoi 11.300 abitanti. Il nome sembra derivare dai legnaioli e taglialegna che lavoravano in zona i tronchi che provenivano dalle vicine colline. Lo stemma rappresenta un gallo e un albero sulla campagna verde in campo d’oro, al capo d’argento caricato dal giglio fiorentino.
COMUNITA’ DEL GALLUZZO.
L’antica Comunità del Galluzzo fu autonoma fino al 1931 quando venne suddivisa tra Firenze, Scandicci e Bagno a Ripoli. Contava circa 22.000 abitanti e aveva un’estensione di 68 km/2, rappresentava quindi il più esteso e popoloso Comune della provincia di Firenze dopo Prato e Empoli. Comprendeva San Felice a Ema, Due Strade, Cascine del Riccio, Giogoli e parte di Grassina. L’antico stemma medievale rappresentava un gallo d’oro in campo azzurro mentre quello “moderno” presenta un gallo nero sulla campagna verde in campo d’oro.
COMUNITA’ DI ROVEZZANO.
L’antica Comunità di Rovezzano divenne autonoma nel 1808 comprendendo nel suo territorio anche Settignano, Varlungo, San Salvi, Bellariva e Coverciano. Ai tempi di Firenze Capitale venne suddiviso tra Firenze e Fiesole. La sua caratteristica era rappresentata dal notevole numero di mulini che sorgevano lungo l’Arno e che vennero simboleggiati nello stemma: troncato d’oro e d’azzurro alla macina al naturale, al capo d’argento caricato dal giglio fiorentino e dalla croce del popolo.
Il Comune di Firenze si è annesso anche una larga fetta del territorio storico di quello di Sesto, comprendente Castello, Il Sodo, Le Panche ed una parte di Novoli