Questo proverbio si perde nella notte dei tempi, quando nelle campagne c’era la fame e i contadini di rado mangiavano i polli ma conservavano con grande cura le galline poiché fornivano le uova. Ma quando anche le pollastre diventavano vecchie, non venivano cucinate arrosto ma erano preparate per il brodo. Le galline stagionate infatti hanno una carne più grassa e meno muscolosa di quelle più giovani e questa caratteristica assicura un risultano migliore per garantire un brodo saporito. “Gallina vecchia fa buon brodo” insegna che quando l’esperienza deriva dall’età diventa una virtù e che dunque è sempre bene fidarsi di chi possiede conoscenza e saggezza. L’adagio viene usato anche per giustificare un rapporto con una donna non più giovane, nel senso che la donna matura è molto più esperta e quindi… ha tutto un altro sapore!
(da “Adagi con brio” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
Gallina vecchia fa buon brodo.