Il termine “garbo” sembra derivare dalla parola araba “galib” che significa “modello, bella forma, linea aggraziata” e potrebbe essere arrivato in Toscana nel corso dei molteplici rapporti commerciali che i popoli magrebini hanno avuto in passato con Pisa.
Il termine “a garbo” si è quindi esteso in tutta la nostra regione a partire dal XIV secolo, assumendo il concetto di “comportamento gentile, gradevole, cordiale, cortese ed elegante”.
Per connessione il verbo “garbare” (mi garba) ha preso il significato di “piacere, essere gradito, andare a genio”ed è divenuta uno dei termini più caratteristici della tradizione toscana.
(da “Adagi con brio” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Fare una cosa a garbo.
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