Espressione tipica toscana del XV secolo che sembra derivare da una forma dialettale francese “mine” che descrive i movimenti del volto, i gesti e le sembianze del viso e, come conseguenza, tutte le espressioni che la faccia umana può assumere (da cui mimo e mimare).
Per questo motivo l’espressione “fare moine” viene comunemente usata quando si indicano sdolcinature, smancerie, modi di atteggiarsi spesso non sinceri, gesti affettuosi e leziosi fatti per convincere qualcuno, o anche scene e atteggiamenti melensi e adulatori per ottenere qualcosa.
(da “Adagi ma non troppo di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
Fare le moine