L’espressione deriva da un’osservazione logica: quando si cammina con passi più lunghi di quelli che si farebbero normalmente, cioè non proporzionali alla lunghezza della propria gamba, si rischia di cadere rovinosamente a terra.
In senso metaforico quindi “fare il passo più lungo della gamba” è come pretendere di fare di più di quanto permettano le proprie forze, prendere un impegno che va al di là delle nostre possibilità, osare oltre i limiti delle proprie facoltà oppure mirare a progetti troppo alti e, come tali, irraggiungibili.
(da ADAGI CON BRIO di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio Priore e Narrator Cortese
Fare il passo più lungo della gamba
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