Famiglia popolana fiorentina.

Già nel milleduecento era molto ricca praticante la mercanzia, appartenente alla parte dei Guelfi Neri il cui capo era Corso Donati il vincitore di Campaldino.

Dino Compagni appartenente alla parte dei Guelfi Bianchi con a capo Vieri de’ Cerchi, nella sua “Cronica” con spregio verso di loro, pose un rappresentante di questa famiglia con le sue case nel Quartiere di Santa Maria Novella, Gonfalone Lion Bianco nel popolo dei S.S. Michele e Gaetano, nell’odierna via Tornabuoni vicino al palazzo Antinori. Lo presenta con astio con le seguenti parole; “abita fra i pessimi popolani e potenti della loro parte”.

Un rappresentante della famiglia dei Beccanugi; Leonardo (il più famoso), nacque forse nel 1330, figlio di Niccolò di Cianghero de’ Beccanugi. Come gli altri familiari si iscrisse all’età di ventotto anni all’Arte di Calimala. Nel 1362 il Petrarca in una lettera a lui indirizzata, ci fa sapere che Leonardo si trova ad Avignone alla Curia pontificia insieme ad altri mercanti e banchieri.

Fa attività di intermediario per la sua città e a tutti i concittadini sparsi oltralpe. In Firenze ebbe importanti cariche politiche della Repubblica: nel 1363 e 1367 era tra i Signori (Priori); venne assegnato come Vicario a Pescia nel 1371; fece parte dei Dodici Buonomini nel 1374; fu uno degli “Otto Deputati, per la riforma dei beni del clero”; ancora Gonfaloniere di Giustizia nel 1378; infine Console dell’Arte di Calimala.

Sospettato di aver congiurato contro lo Stato, fu inserito nel lungo elenco di coloro che per tre anni vennero “posti a sedere” (divieto di ricoprire cariche pubbliche). Per un delitto commesso da uno della famiglia, assassinio dell’ambasciatore fiorentino ad Arezzo Giovanni di Monte, trovandosi ad Ancona scampò alla condanna che travolse la sua famiglia.

Rientrò in città anni dopo, e poté ricoprire nuovamente incarichi di prestigio. Console dell’Arte di Calimala negli anni: 1387, 1391, 1393, 1394, 1396. Gonfaloniere di Giustizia nel 1390, e dei Signori nel 1398. Il Beccanugi si sposò nel 1363, rimanendo vedovo molto presto. Ebbe due figli: Pietro studioso di leggi, e Niccolò che esercitò la mercatura. Come il padre ebbero incarichi di prestigio, e furono fra i popolani più autorevoli di Firenze. Leonardo Beccanugi morì nell’agosto del 1399.

Alberto Chiarugi
Famiglia Beccanugi
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