E d’improvviso calò la notte… Ma era mattina!

Il 15 febbraio 1961, poco dopo le otto e mezzo del mattino, a Firenze era una giornata luminosa e serena. Il sole splendeva alto nel cielo e nell’aria già si respirava quella primavera che di lì a poco sarebbe sbocciata.

D’improvviso il cielo cominciò ad oscurarsi ed una minacciosa ombra nera avanzò velocemente fino a coprire il sole completamente.

In un attimo, fece notte.

Quello spettrale spettacolo cui i fiorentini stavano assistendo altro non era che una eclissi totale di sole. Niente di strano o sconvolgente, direte voi, di eclissi se ne vedono molto spesso. Non proprio, amici miei. Una eclissi come quella non si vedeva dal 3 giugno del 1239. Fu un fenomeno di larghissima portata, vennero coinvolte le popolazioni dal Centro Europa fino all’Asia.

Firenze fu una delle città più interessate dall’evento, vi era stata molta curiosità nei giorni precedenti e sia radio che televisione ne avevan fatto un gran parlare, tentando di rendere semplice a tutti un linguaggio particolarmente complesso.

Le occupazioni lavorative e le scuole osservarono in quel giorno orari particolari, tutte le attività subirono ritardi per consentire alle persone di poter assistere a quel raro fenomeno.

Se qualcuno fosse passato per le vie di Firenze in quei momenti, avrebbe assistito ad uno spettacolo nello spettacolo: quasi tutta la popolazione fiorentina con la testa all’insù, gli occhi nascosti dietro pezzi di vetro anneriti, a proteggerli dai temibili raggi solari, appostati in ogni dove, dal Piazzale a Fiesole, da casa propria ai lungarni, dai tetti delle abitazioni ai terrazzi, dal Forte Belvedere a Bellosguardo… Ovunque c’era gente in trepida attesa, di cosa neanche sapeva, magari.

E ad un certo punto, accadde. La Luna iniziò a coprire il sole e sulla città piombò un silenzio assoluto.

Sembrava che il mondo si fosse fermato, non un cane che abbaiasse, non un gatto miagolava, gli uccelli non si alzavano in volo. L’unico rumore era l’appena percettibile brusio della gente che, tra il sorpreso e lo spaventato, sommessamente commentava ciò che stava accadendo. Quando il buio fu totale, si sentì una generale esclamazione di meraviglia levarsi dalla folla.

Il cielo, nero come la pece, cominciò a riempirsi di stelle e sul lungarno si accesero i lampioni. Dalle colline intorno a Firenze si videro miriadi di piccole luci accendersi, proprio come accade quando scende la notte.

Un tempo che sembrò infinito trascorse in questo mondo sospeso, in una oscurità pervasa di eccitazione e sbigottimento.

Queste tenebre che tutto avevano avvolto e sconvolto durarono esattamente due minuti e quindici secondi, dopo di che il sole riapparve e riprese a splendere come non mai. L’emozione di questo momento pian piano lasciò il posto alle normali occupazioni, tutti ripresero la loro vita quotidiana, ma nel loro cuore portarono a lungo il ricordo del turbamento che queste interminabili manciate di secondi provocarono nel loro animo.

Gabriella Bazzani
Eclissi totale
Tag:             

4 pensieri su “Eclissi totale

  • 6 Marzo 2022 alle 15:22
    Permalink

    Si, c’ero anch’io, fequentavo le elementari ed andavo a scuola di pomeriggio. Mi godei pertanto quell’esperienza con un pezzo di radiografia nera sugll occhi. Ero sulla terrazza di casa, abitavamo all’ultimo piano e sentii ad un tratto gli uccelli smettere di cantare. Mi pervasero diversi brividi sulla schiena ed ebbi la sensazione di essere molto più piccola di quello che ero. Mi pare di ricordare che questo fenomeno accadde verso le 11 circa. Me lo ricorderò sempre.
    Diversi anni fa con la mia bambina ho assistito ad un eclissi parziale, ma non c’è neanche confronto rispetto a quella indimenticabile.

    Rispondi
  • 5 Marzo 2022 alle 23:27
    Permalink

    Indimenticabile esperienza. 15 Febbraio 1961, sapevamo che stava per avvenire una Eclissi totale di sole .L’attesa era palpabile , chi era in strada, inconsciamente abbassava il tono della voce. Abitavo al Mercato Centrale, dove a quell’ora , ogni giorno, tutto era in piena attività di lavoro; rumore di scarico merci, barrocci che prendevano il loro posto nello spazio assegnato… la luce del sole si affievolì e mentre l’ombra nera avanzava tutto si fermò ; si propagò un senso di freddo e d’incredibile silenzio che penetrò nell’animo di tutti. Quando il sole riprese a splendere un infinito battito di mani lo accolse .

    Rispondi
  • 5 Marzo 2022 alle 13:11
    Permalink

    9 anni, classe terza alla scuola elementare Guglielmo Marconi di Grassina (FI), la maestra, Laura Orlandini, ci fece preparare a casa i vetri anneriti con la candela e, quella mattina, tutti alla finestra a guardare il cielo: uno spettacolo, che ricordo ancora molto bene!

    Rispondi
  • 3 Marzo 2022 alle 10:35
    Permalink

    Porto con me questo evento, mai più rivisto qualcosa di simile. Facevo le scuole medie a Settignano e le suore ci fecero entrare un ora più tardi. Che stupenda esperienza.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.