“E lunedì andiamo a ruzzolare le uova…” Era la frase che nei giorni precedenti la Pasqua sentivamo dai nostri vecchi, nonni e bisnonni, quando parlavano con i loro amici. Una frase che per noi, ancora bambini, aveva il significato di una giornata all’aria aperta, tutti insieme, in qualche località vicina, facilmente raggiungibile (Fiesole, Grassina, Antella) con i mezzi di trasporto di allora. Ed il lunedì in comitiva, con i cesti di vimini con gli avanzi del pranzo del giorno prima., favoriti da una splendida giornata di sole primaverile, la scampagnata fuori porta aveva inizio.
Uno dei nostri giochi di bambini, rientrava nel programma della giornata, era quello di approfittare di una leggera discesa per far “ruzzolare” le uova sode, benedette, che ciascuna famiglia aveva preparato. E, chi riusciva a far ruzzolare il proprio uovo più lontano mantenendolo integro, riceveva in premio la possibilità di mangiare anche quello dell’avversario. In quel periodo, come possibile premio, non c’erano ancora le uova di cioccolata!.
Nessuno ci ha mia spiegato significato di quel che per noi era un gioco, forse perché non lo sapevano neppure loro. Si faceva perché era una tradizione. Qualche giorno fa, prima di questi giorni di festa pasquale, costretti a casa dalla pandemia, mia moglie, ricordando quella frase mi chiese se ne conoscevo il significato. Anche io la ricordavo ma, come lei non avevo mai avuto nessuna spiegazione. E, allora, la curiosità. Dovevo saperlo! Ho scartabellato libri, internet, trovando accenni, notizie, ma non una precisa storia.
Le notizie che seguono credo siano abbastanza vicine a quella vera. Spero di averne la conferma, invitando chi fosse a conoscenza di una “storia diversa” a farne tutti partecipi. Di seguito le note che, in sequenza, possono rappresentare la (mia) spiegazione.
L’UOVO. L’uovo rappresenta simbolicamente la rinascita perché dall’uovo nasce la vita che si può facilmente associare con la rinascita (resurrezione) del Cristo e quindi con la Pasqua. L’idea del sacro l’ha sempre avuta fin da quando gli antichi romani dicevano che “Omne vivum ex ovo”, ovvero “tutti i viventi nascono da un uovo”, una frase che può indicare come la vita non può originarsi dal nulla. Nell’antichità Persiani, Egizi, Greci e Cinesi si scambiavano semplici uova di gallina decorate a mano, all’inizio della primavera, come augurio di fertilità ed emblema dell’eterno ritorno della vita. Un rito pagano che come altri, nel tempo, con l’avvento del Cristianesimo, è stato fatto proprio dalla nuova religione. E, sempre nella iconografia cristiana, mentre l’uovo è simbolo della resurrezione, il guscio rappresenta la “tomba” dalla quale esce un essere vivente.
BENEDIZIONE DELL’UOVO Sempre secondo la tradizione è credibile che la benedizione delle uova per la Pasqua sia da considerare un gesto semplice ed umile in grado di simboleggiare nell’ambiente familiare, il messaggio della risurrezione e della vita nuova in Cristo. Per questo è giusto ricordare le parole che il sacerdote pronuncia, nel benedire, allargando le braccia ed invitando i fedeli alla preghiera: “… Benedetto sei tu, Signore del cielo e della terra, che nella radiosa luce del Cristo risorto ridesti l’uomo e il mondo alla vita nuova che scaturisce dalle sorgenti del Salvatore. Guarda a noi tuoi fedeli e a quanti si ciberanno di queste uova, umile e domestico richiamo alle feste pasquali…”.
COLORARE L’UOVO Già nell’antichità le uova decorate venivano utilizzate come dono all’arrivo dell’equinozio della primavera. Queste erano considerate ricche di potere e di sacralità e venivano anche sotterrate sotto le case per allontanare le malattie e le persone maligne. Una delle tante leggende sulle uova colorate narra che dopo il martirio di Gesù, il giorno di Pasqua, Maria tornata al sepolcro, lo trovò aperto. Su ciglio della strada vide delle uova colorate di rosso, ne raccolse uno e lo portò all’imperatore per testimoniare la Resurrezione del Cristo. Un’altra leggenda racconta che, quando Maria Maddalena andò dai discepoli per annunciare la Resurrezione di Cristo, questi non credettero alle sue parole. Si narra che Pietro le rispose che avrebbe creduto a quello che diceva solo se le uova contenute nel cesto fossero diventate rosse. E, per miracolo, tutte le uova che Maria Maddalena aveva nel cesto, diventarono rosse.
A breve la seconda parte!