Gli antichi tessitori iscritti nella Corporazione dell’Arte della Lana sapevano bene che l’operazione della “torcitura del filo” era piuttosto delicata e difficile. Al filamento di lana infatti doveva essere applicata una torsione per dare al prodotto una maggiore resistenza e coesione.
Questa operazione veniva effettuata fin dall’alto medioevo direttamente a mano con il solo ausilio di rocca e fuso. Solo in seguito la lavorazione venne meccanizzata con la realizzazione in Toscana di appositi tiratoi che ne facilitavano la lavorazione.
Ma ottenere un filo ritorto che fosse uniforme e lineare era pur sempre una cosa estremamente difficile proprio a causa della irregolarità dei filati stessi ed è stata proprio la complessità di questa lavorazione che ha dato origine a questo modo di dire.
Oggi “dare del filo da torcere” equivale a ostacolare e intralciare deliberatamente, creare difficoltà, rendere la vita difficile, non dare pace, procurare noie.
(da “Adagi ma non troppo” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio Priore e Narrator Cortese
Dare filo da torcere
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