Il “cibreo” è un secondo piatto tipico della cucina povera fiorentina. Il termine sembra derivare dal latino volgare “cibarius”, cibo semplice e umile.
In effetti il cibreo è un piatto estremamente semplice a base di uova arricchite con brodo di carne, cipolle, salvia, fegatini, frattaglie di pollo (bargigli, creste e cuore) e fagioli. Era uno dei piatti preferiti da Caterina dei Medici, immancabile sulle tavole della corte dei Signori di Firenze.
Lo stesso Pellegrino Artusi, celebre gastronomo e critico letterario, ne ha studiato a fondo la preparazione per poi fornirne una prelibata ricetta nel suo famoso libro di arte culinaria “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”.
(da “Adagi con brio” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)