La chiesa di S. Benedetto non è molto conosciuta dai turisti, ma poco anche dai fiorentini. In realtà si tratta di una delle trentasei parrocchie della “cerchia antica” di Firenze. E’ davvero “vecchia” e viene addirittura citata nel 1032 dal vescovo di Firenze Lamberto in una corrispondenza avuta con un diacono di nome Petrone e riguardante la commuta di una pena.

La chiesa fu patronata da varie famiglie fiorentine tra cui i Visdomini ed i Tebaldini; infatti al suo interno è visibile una pietra tombale in basso rilievo dove sono conservate le spoglie mortali di fra’ Giovanni Tedaldini, risalente al 1400.

Nella cappella maggiore c’è una tavola del settecento raffigurante San Zanobi che resuscita un fanciullo, un miracolo avvenuto in Firenze. Sembra che la tavola sia attribuita a Bernardo Veracini. Sono presenti inoltre un affresco Trecentesco, “l’Adorazione dei Magi” e lo “Sposalizio della Vergine” oltre ad un crocifisso processionale.

L’ingresso della chiesa, piuttosto anonimo, si trova nella piazza omonima San Benedetto a pochi passi dal Duomo. Un altro ingresso si ha dalla parte opposta in via dello Studio. Sulla porta capeggia lo stemma Tebaldini e quello dell’ospedale di Santa Maria Nuova che ha patronato la chiesa in epoca successiva. Nel settecento la chiesa rischiò la demolizione per per ottenere spazi per erigere un seminario, progetto che fu poi abbandonato come fu abbandonata la chiesa. Solo nel 1702 fu restaurata per divenire nel 1771 l’oratorio della Compagnia dei Bianchi.

La struttura è priva di campanile ma ha una campana. Quest’ultima risulta nascosta e individuarla non è facile. Intanto si trova nella via laterale, cioè in via dei Bonizzi, strada che collega la suddetta piazza a via dello Studio, inoltre è all’interno di una piccola finestra munita di una grata metallica piuttosto massiccia. La campana si intravede appena e taluni l’hanno definita la “campana in galera”.

A Firenze esistono svariate campane, alcune famose come la Montanina, altre comuni, altre difficili da scorgere, come la campanina sul retro del duomo, ma solo la campana di San Benedetto è cosi nascosta da essere invisibile a tutti.

Jacopo Cioni Gran Cerusico
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Chiesa di San Benedetto, nascosta come la sua campana
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