Quando, scorrendo nel tempo, le osterie furono abbandonate dai pensatori e dagli artisti e non furono più luogo di conversari e di burle imbastite o vissute, si trasformarono in quelle che sono oggi le nostre trattorie. Siamo a Firenze intorno al
Le Buchette del Vino ovvero il vino “alla finestra”.
Tempo fa Parigi ha chiesto all’Unesco di riconoscere come Patrimonio Mondiale dell’Umanità i suoi caratteristici tetti grigi irti di comignoli. In effetti gli spioventi parigini hanno ispirato poeti, scrittori e musicisti (Puccini, nella Boheme, fa cantare a Rodolfo: “Nei cieli
Panzanella fiorentina.
La panzanella è un piatto tipico dell’Italia centrale e quindi della Toscana, delle Marche, dell’Umbria e del Lazio e nelle varie località si presenta diversa e assume anche nomi diversi tipo pansanella o panmolle o ancora panmòllo. Dato però che su questa
“I’ Brindellone” la vera trattoria fiorentina.
Le trattorie hanno una caratteristica ben precisa che non è data dai tavolacci con un foglio di carta e una scarsità di pietanze ma tutt’altro. Le trattorie offrono (devono offrire) cibo locale, semplice, senza elaborazioni e voli pindarici, materie prime
10 anni della Biblioteca delle Oblate.
I fiorentini sanno chi erano le Oblate, delle suore infermiere che dedicavano la vita alla cura dei malati e alla gestione giornaliera dell’Ospedale di Santa Maria Nuova e dell’ospedale di Careggi. La loro sede era il convento delle Oblate in
Botteghe di un tempo: Bizzarri
Oggi girare per le strade del centro, ad un fiorentino doc, crea quasi disagio. I negozi si assomigliano tutti e tutti assomigliano a ipertecnologici bazar pieni di luci e specchi. Insegne che contrastano con le pietre dei palazzi, interni che
Chiesa San Cristofano a Novoli.
A Firenze le chiese visitabili si sprecano, come in tutta italia, ne abbiamo cosi tante che potremmo esportarne un poche in giro per il mondo e son tutte talmente belle che scegliere la più bella è cosa difficoltosa, oddio, io
Il peposo dell’Impruneta, gusto per duri!
Gli operai che lavoravano ai forni (fornacini) nella produzione del cotto non erano certo persone abbienti, anzi, al lavoro duro non corrispondeva certo un salario alto. Approvvigionarsi di proteine era quindi difficile dato il costo della carne. Spesso il denaro
Carcere delle Stinche un carcere nel centro di Firenze.
Le carceri sono parte integrante di una città, il luogo dove coloro che danneggiano volontariamente gli altri scontano le proprie pene. Oggi finire in carcere è molto difficile, delinquere è quasi più conveniente che cercare di essere una brava persona, ma
Chiassi chiassuoli e vicoli di Firenze.
Chiasso, se cercato nel dizionario degli Accademici della Crusca, indica un viuzza stretta, dal latino viculus, angiportus; chiassuolo e chiassolino ne sono i diminutivi. Seguono gli esempi e le diverse accezioni relative agli usi del termine tra cui bordello o nell’espressione
Villa Fabbricotti e il parco
Sulle pendici della collina di Montughi un’elegante villa con parco: siamo su via Vittorio Emanuele II poco prima di via Trieste e dopo via Stibbert, nome dell’omonimo museo con un parco che confina con quello della cosiddetta villa Fabbricotti la
Lo zuccotto un dolce fiorentino nato dentro un elmo.
Tempo fa parlammo dei crostini di fegatini e affermai categoricamente che un ristorante fiorentino che non ha i crostini toscani nel menù è un finto ristorante toscano, ecco, la stessa cosa andrebbe detta per lo zuccotto fiorentino, quello vero però. Nella