Per chi abita in… Telemaco Signorini (Firenze 1835-1901) Studiò inizialmente all’Accademia seguendo i corsi liberi del nudo e soggetti classici, secondo la tradizione del tempo. Frequentò il Caffé Michelangiolo dove si formò il gruppo dei Macchiaioli. Il Signorini giovane artista
Le fontane del Cacciucco.
Un grande amore di Ferdinando I è stata Livorno, boni non bofonchiate, parlo di Firenze non di Livorno, ma questo cappello necessita. Dicevo, Ferdinando I era un estimatore di Livorno e sulla scia del grande impegno dei suoi predecessori che
Quaresimali, biscotti fiorentini per il periodo di magro.
Se esiste un solo fiorentino che non ha messo in fila i quaresimali per scrivere il suo nome alzi la mano! Chi di noi non ha giocato e gustato i quaresimali? Nessuno, il biscotto fiorentino nato con buone probabilità presso
Pala Pucci un Pontormo poco conosciuto e anche mal illuminato.
Firenze è talmente ricca di opere d’arte che può permettersi di lasciarne a bizzeffe nei sotterranei vari, gli Uffizi sembra che ne abbiano oltre le 2000 stipate da basso, non solo, può permettersi di “disperderle” in ogni dove per la
Per chi abita in… via Giuseppe Abbati.
Giuseppe Abbati Napoli 1836 Firenze 1868 Allievo del padre pittore, da giovane frequentò l’Accademia di Venezia fino al 1853. Tornato a Napoli si dedicò alla pittura di interni seguendo gli insegnamenti del padre e ottenendo un discreto successo. Dopo aver
Baccalà alla fiorentina, ma non ditelo ai livornesi.
Quello che sto per scrivere non fatelo leggere ai livornesi o si arrabbiano. Voi quando fate il baccalà alla livornese lo friggete il filetto? Se la risposta è si, allora state facendo il baccalà alla fiorentina dato che il baccalà
Attulaio, un agriturismo subito sotto il paradiso.
Talvolta si prova una sensazione di costrizione, come in una gabbia, una prigione che ti circonda e sembra ti impedisca di respirare. Si chiama stress, un moto distruttivo che è determinato dai 1000 impegni, dalle 1000 preoccupazioni, dai 1000 vorrei
Gran Caffè e “Confettureria” Doney.
Così nasceva, nel 1823, uno dei locali più amati di tutta Firenze: un caffè con annessa pasticceria e “confettureria” il Gran Caffè Doney. Il signor Gasparo Doney, un nobile francese che dopo la sconfitta di Napoleone era caduto in disgrazia, venne allontanato
Farmacia Pitti. Le pasticche di Cefalo diventeranno introvabili?
Chi ama Amici Miei forse se l’è chiesto e magari non ha trovato una risposta. Dov’è la farmacia dove il conte Mascetti entra con la scusa di cercare le compresse di Cefalo e approfitta per telefonare alla Titti? Bene la
Per chi abita in… via Antonio Ciseri.
Antonio Ciseri. Ronco 1821-Firenze 1891 Pittore ticinese, trasferitosi a Firenze con la famiglia che praticava la decorazione murale, studiò all’Accademia del disegno. Le sue opere riguardano argomenti storici, biblici, religiosi e il ritratto. Fu audacissimo nell’usare luci e colori trasfigurando
Targhe del già.
Sono poche le strade del centro di Firenze entro l’antica terza cerchia di mura che nel tempo non hanno cambiato nome almeno una volta. Camminando per le vie di Firenze spesso ci si può imbattere in strade che, oltre all’indicazione
Via della Loggia de’ Bianchi.
Tempo fa, mentre vagavo senza meta per strade a me pressochè sconosciute, mi sono imbattuta in questa piccola struttura. Mi sono fermata ed ho visto un cartello di segnalazione turistica che lo indicava come “Loggia dei Bianchi”. La Loggia dei Bianchi