Nel carcere del Bargello era antica consuetudine, già nel Cinquecento, che il giorno di San Bonaventura, il 15 luglio, le porte del Palazzo venissero aperte alle Confraternite e alle Compagnie di Carità per la visita ai carcerati, e in quell’occasione
Vicolo dei Davizzi per colpa di una foto
A seguito della pubblicazione di una splendida foto, realizzata da Enrico Fontanelli, rappresentante Vicolo dei Davizzi mi è venuta la curiosità di leggere in merito al vicolo. Non si trova molto in rete, ma alcune informazioni sono interessanti. Innanzi tutto
Piazza delle Pallottole e la sua storia
Il nome è strano, curioso, forse addirittura inquietante… O che succedeva in questa piazza, c’era forse una fabbrica di munizioni? Oppure era qui presente un antesignano dei moderni poligoni di tiro? Era un luogo mal frequentato, in cui non era
La cerchia antica
Parliamo delle vecchie mura: e già vi vedo, tutti a pensare “che balle, ancora con queste mura, che peccato che sono state abbattute, i viali li potevano fare dieci metri più in là…” NO. Parliamo di mura, ma ne parliamo
Gli strumenti astronomici di Santa Maria Novella
Nella Repubblica fiorentina l’affermarsi della famiglia Medici, salita al rango nobile, necessitava di una evoluzione da status di banchieri a qualcosa di più prestigioso. Cosimo I intuì, o meglio copiò Lorenzo il Magnifico, che il mezzo per fare questo era
Il Castello di Vincigliata e il fantasma di Bianca degli Usimbardi
Vicino a Fiesole, circondato da un bosco, si trova il Castello di Vincigliata. La struttura originaria del castello risale al 1030, e venne costruito dai Visdomini; passò poi agli Usimbardi e agli Albizi. Questo Castello, nel corso di ottocento anni, è
Le lapidi di Firenze: seconda parte
LAPIDI DANTESCHE Nelle strade del centro di Firenze, si trovano sui muri di palazzi, chiese e case torri delle lapidi dantesche. Vi si leggono incise frasi relative alle tre cantiche della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ai primi del
Le lapidi di Firenze: prima parte
Ricordi di pietra di avvenimenti o personaggi famosi Passeggiando per Firenze, sui muri di palazzi, case e alberghi, si vedono murate delle lapidi a ricordo di un passaggio o soggiorno di un personaggio, di un avvenimento storico o altro. Molte
Via dell’Arcolaio e il suo tabernacolo
Via dell’Arcolaio conduceva alla Villa dei Filicaia, detta dell’Arcolaio perché la sua pianta somigliava al perimetro di un arcolaio. In via dell’Arcolaio, come sanno quasi tutti, c’è un bellissimo tabernacolo, che risale al Cinquecento. Fu Baccio Bandinelli a farlo costruire,
L’uccellino di Botero
Ve lo presento: il suo nome è Paloma. Tutti quanti la conosciamo come l’uccellino di Botero, nonostante le sue dimensioni, non proprio “ine”… È infatti alta 240 centimetri, e pesa giusto una tonnellata e mezzo. Fa bella mostra di sé
Il tabernacolo delle cinque lampade
Il Tabernacolo in questione si trova nell’odierna via Ricasoli, un tempo chiamata via del Cocomero, angolo via dei Pucci. Il nome con il quale è conosciuto è dato dalla presenza di cinque lampade in ferro battuto applicate nell’ottocento per l’illuminazione
Ruggiti a Firenze
Provate a fare un giro per Firenze. Guardatevi attorno, con l’aria stupita e curiosa del turista, e vi accorgerete di mille particolari prima mai osservati. Ad esempio, vi siete mai chiesti quanti leoni ci sono a Firenze? I leoni sono i