ZINGARATE ALLA AMICI MIEI Le burle ai malcapitati e ai contadini: 1° parte Pievano Arlotto Mainardi Le burle ai malcapitati e ai contadini: 2° parte Bruno e Buffalmacco Le burle ai malcapitati e ai contadini: 3° parte lo scherzo dell’orsa
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, tredicesima puntata
Per chi avesse perso la prima puntata. Per chi avesse perso la seconda puntata. Per chi avesse perso la terza puntata. Per chi avesse perso la quarta puntata. Per chi avesse perso la quinta puntata. Per chi avesse perso la
Il cadavere infognato
Andando a “spulciare” vecchi libri dei secoli scorsi di possono trovare delle vere chicche… Ad esempio, si può scoprire che, il 3 ottobre dell’anno 1618, Francesco di Luigi Calderini andò a casa di Claudio Usimbardi, suo suocero, per comunicargli che
Villa dell’Ombrellino e l’amante del Re
A Bellosguardo, la collina da cui si gode uno dei più bei panorami di Firenze, si trova la Villa dell’Ombrellino, che deve il suo nome a quel gazebo a forma di ombrello cinese voluto dalla proprietaria dell’epoca, la contessa Teresa
Alla scoperta di Amici Miei: gli ispiratori dei personaggi
Quando l’amico Fabrizio Borghini mi telefonò per chiedermi di scrivere un ricordo di mio padre come possibile ispiratore di uno dei personaggi del film Amici miei, per un libro che stava scrivendo sulla storia di questo film, ho dovuto ammettere
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, dodicesima puntata
Per chi avesse perso la prima puntata. Per chi avesse perso la seconda puntata. Per chi avesse perso la terza puntata. Per chi avesse perso la quarta puntata. Per chi avesse perso la quinta puntata. Per chi avesse perso la
Pidocchi: un toccasana nella Firenze del Seicento
Un articolo che trova alcune assonanze nelle misure cautelative prese con quanto sta accadendo proprio oggi, in Italia, a causa del virus Covid-19. Tra il 1621 ed il 1622 a Firenze scoppiò un’epidemia di tifo, causata dai pidocchi. I pidocchi erano
Icché son dell’UNPA?
Quando a Firenze qualcuno di sente trascurato, come per esempio può accadere a tavola quando la padrona di casa si dimentica di servirgli una portata, può succedere che sbotti esclamando: “Icché son dell’UNPA?” Questo modo di dire risale ai tragici
Navigando sull’Arno a Firenze: la Raspamota
L’Arno, fino all’Ottocento, era un fiume molto vissuto; a Firenze vi erano addirittura tre porti, uno in Piazza delle Travi, uno dalle parti di Piazza Goldoni ed uno, il più grande, nella zona del Pignone. Sembra addirittura che quest’ultimo esistesse fin
Il ritorno della bellezza
Con la scusa di proteggere le opere d’arte italiane dagli attacchi aerei alleati, lo stato maggiore tedesco trovò il modo di arricchire i musei del Reich con i capolavori requisiti nei paesi occupati o acquistati in modi più o meno
I personaggi del Grillo Canterino
Riagganciandoci al precedente articolo “La nascita del Grillo Canterino“… La Signora Alvara, la macellara, ha un negozio o meglio una boutique : ganci cromati per appendere i tronchi degli animali, lo stemma di famiglia (“comprato” dopo lunghe e costosissime ricerche).
La nascita del Grillo Canterino
Siamo negli anni 50, in una Firenze che come il resto d’Italia ha iniziato il faticoso e lungo percorso del dopo guerra. Fame, macerie ai lati delle strade, disoccupazione, rappresentano problemi non ancora completamente risolti. In questo scenario si colloca