L’Arno, fino all’Ottocento, era un fiume molto vissuto; a Firenze vi erano addirittura tre porti, uno in Piazza delle Travi, uno dalle parti di Piazza Goldoni ed uno, il più grande, nella zona del Pignone. Sembra addirittura che quest’ultimo esistesse fin
Anna Maria Enriques Agnoletti
Anna Maria Enriques Agnoletti una partigiana italiana morì fucilata dai nazisti a Sesto Fiorentino. Gli fu conferita la medaglia d’oro al Valor militare alla memoria. Figlia di un docente universitario ebreo si laureò in storia medievale, vinse un concorso nel
Castruccio Castracani Antelminelli, 2° parte.
Prima parte I fiorentini preoccupati dell’alleanza dei due condottieri, mossero il loro esercito e si accamparono vicino a Montecatini decisi a ribadire la forza dei Guelfi. Castruccio al comando di una parte dell’esercito Ghibellino, andò loro incontro, e il 24
Quando il Capodanno si festeggiava il 25 Marzo
La festa pagana del “Sol Invictus” o “Die Natalis Solis Invictis” (“giorno della nascita del Sole invitto”) celebrato in altre date differenti l’una dall’altra in varie parti del mondo. In Siria era praticato il culto solare nella città di “Emesa”
Il ritorno della bellezza
Con la scusa di proteggere le opere d’arte italiane dagli attacchi aerei alleati, lo stato maggiore tedesco trovò il modo di arricchire i musei del Reich con i capolavori requisiti nei paesi occupati o acquistati in modi più o meno
Castruccio Castracani Antelminelli, 1° parte.
IL GRANDE NEMICO DELLA GUELFA FIRENZE Castruccio Castracani degli Antelminelli di antica famiglia Ghibellina di Lucca, nacque in quella città nell’anno 1281. Suo padre Gerio benestante, era discendente dal ceppo Antelminelli Castracane presente fino dall’anno 400. Benvoluto dai suoi concittadini per lealtà e virtù, contribuì in varie occasioni al governo. Dopo la battaglia
La Firenze che NON fu (4): la “Galleria Mussolini”
Con l’unità d’Italia le principali città del paese subiscono modifiche e stravolgimenti urbanistici, con lo scopo di elevarle al rango delle più moderne città europee. In particolare si diffonde la realizzazione di grandi spazi commerciali coperti, le cosiddette “gallerie”, che
Padre Epaminonda Troya
Ricollegandomi ai precedenti articoli, proseguiamo nella conoscenza più approfondita di un personaggio collegato alla banda Koch, la banda Carità e le varie Ville Tristi, tra Firenze e Roma. Vedi i precedenti articoli: “Pietro Koch: da Firenze a Roma cattura e
Arte dei Vaiai e Pellicciai
L’Arte dei Vaiai e Pellicciai o “Pellipari” (antico nome che indicava l’opera manuale di questi artefici). Entrata per ultima nel ristretto numero delle Arti Maggiori, ma di grande importanza per il lavoro “Artigianale e Mercantile” Mercantile perché occorrevano molti capitali per l’acquisto all’estero delle pelli, e Artigianale per
Ogni città una villa triste
Firenze, Roma, Trieste, Brescia, Biella, Milano, Genova, avevano la loro “Villa Triste”, denominazione popolare attribuita a questi luoghi di detenzione e tortura da parte dei nazifascisti durante la fine del secondo conflitto. Quella di Firenze era situata in uno stabile
Complesso monumentale delle Murate
Piazza Madonna della Neve, via Ghibellina, via dell’Agnolo, via della Giovine Italia. Parliamo del complesso monumentale delle Murate in quel di Firenze. I 14.500 metri quadrati comprendono: un ex monastero quattrocentesco, poi riutilizzato a carcere tra il 1883 e il
La banda Carità
La Banda Carità, prende nome da Mario Carità, cosi come la Banda Koch da Pietro Koch, entrambi reparti dei servizi speciali nati a Firenze e appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana. Particolarmente accanita verso i partigiani Toscani, la Banda Carità oltre