Si narra che nella campagna nei dintorni di Rovezzano vivesse un contadino con la sua famiglia. Era gente povera ma che riusciva comunque a vivere con dignità grazie anche all’aiuto dei pochi animali di proprietà che vivevano nel loro cascinale.
I miei ricordi Fiorentini
IL TERRAZZO SULLA STRADA I miei primi ricordi fiorentini son quelli della strada in cui nacqui e crebbi, Via San Gervasio, Campo di Marte; Fiesole e il Castello di Vincigliata nello sfondo ameno. Rammento la strada assolata che guardavo assorto
Tu mi sembri un buriglion di merda!
“NdR. Ci scusiamo con chi si scandalizzerà per la volgarità della frase fiorentina, ma noi fiorentinacci sian fatti male e quando s’ha da dire e si dice, e non un ci si perita di usar brutte parole; cosi almeno per
Chi non beve in compagnia o è un ladro o una spia.
Secondo la massima latina “in vino veritas”, quando una persona ha bevuto dice sempre la verità. Quindi chi non vuole bere in compagnia è perché ha qualcosa da nascondere. L’usanza di alzare i calici e bere alla salute dei commensali,
Migliaccio, Castagnaccio, Roventino, Sanguinaccio: annosa quaestio.
Uno degli argomenti ricorrenti, e che costituisce motivo di accapigliamento generale in terra toscana e fiorentina, è la differenza che sussiste fra castagnaccio, migliaccio, sanguinaccio e roventino. In realtà la questione è stata risolta a suo tempo dall’accademia della Crusca,
La faccia a curegge abburattate!
Avere la faccia a curegge abburattate! Con tale espressione si definisce una persona con il volto pieno di foruncoli o piccole cicatrici lasciate da precedenti bollicine, un viso così sforacchiato, come lo sarebbe una correggia di cuoio deteriorata dal tempo,
Il riso abbonda sulla bocca degli stolti.
Questo proverbio fa diretto riferimento alla locuzione latina “Risus abundat in ore stultorum”. Dunque già nell’antica Roma ridere fuori luogo e in maniera eccessiva era sintomo di grande stupidità. L’odierno “il riso abbonda sulla bocca degli stolti” ci insegna che,
Le curiosità dei fiorentini, prima triade.
Le prime due domande giungono da parte di Vittorio Giannini un lettore che ci segue dalla Finlandia. Grazie per gli interessanti articoli! A proposito dell´articolo sui giudici e notai, c’é qualcuno che mi può dire da che epoca i notai
Ummi ‘n culo, e’ disse i’ Pitti a i’ Granduca!
Ummi ‘n culo, e’ disse i’ Pitti a i’Granduca! Espressione usata rivolgendosi a quelle persone che, quando gli viene posta una domanda, non danno una risposta chiara, né ti prendono molto in considerazione, ma si limitano a lasciar uscire dalla
Non avere il becco di un quattrino.
In numismatica, con il termine “becco” si intendeva la bordatura rialzata della moneta, mentre nel gergo toscano si indicava anche una semplice scheggiatura della moneta, quindi una parte minima della stessa. Il “quattrino” invece era un’antica moneta di poco pregio
Andrea di Cioni, noto come il Verrocchio.
Il Verrocchio è nato a Firenze tra il 1434 e il 1437 vicino alla parrocchia di Sant’Ambrogio, infatti la sua casa natale si trova oggi tra via dell’Agnolo e via de’ Macci. Figlio di Gemma e di Michele di Cioni
Per chi abita in… via delle Brache.
Per chi abita in… Via delle Brache è un passaggio stretto che unisce via de’Neri con piazza de’Peruzzi. L’Etimologia di questo nome, piuttosto strano per una via, non è ancora certa, anzi esistono più spiegazioni. Una farebbe derivare tale nome