“Medulla”, alla lettera “ciò che sta nel mezzo”, è un termine latino che indica la parte molle del pane interna alla crosta e che, nella lingua moderna italiana, corrisponde alla “mollica”.Fin dal XIV secolo in Toscana è rimasto l’uso comune
E tu ha’fatto un bel frinzello!!!
Così era solita apostrofarmi la mi’nonna quando facevo qualcosa controvoglia e lo facevo in fretta e male. Il frinzello era un rammendo o una cucitura fatta alla meglio, in fretta e senza attenzione, che lasciava visibile il danno riparato. Si
Meglio soli che male accompagnati
Mentre i latini ammonivano “Fecit iter longum, comitem qui litui ineptum”, non finisce mai il viaggio di chi ha come compagno un buono a nulla, i nostri avi dicevano con saggezza: “meglio dolersi per propria solitudine, piuttosto che patir per
A scatafascio
L’aforisma deriva direttamente dalla parola “catafascio” che a sua volta trae origine dall’unione del greco “katà” (contro) e dal latino “fascis” (affastellare, alla rinfusa).Nel XV secolo nasce la variante popolare “a scatafascio” per significare qualcosa o una situazione che è
Ne ammazza più la gola che la spada
Sembra che il primo accenno relativo a questo proverbio sia stata una frase attribuita al poeta e umanista rinascimentale Marcello Palingenio Stellato che, in un elaborato di medicina, aveva messo in guardia gli ingordi sul fatto che una gola avida
Uggioso
Il termine deriva da “uggia” che a sua volta trae origine dal latino “uvida”, umida. Infatti, secondo gli antichi, l’ombra causata dalle fronde degli alberi che parano i raggi del sole fa intristire i germogli sottostanti. Da qui il senso
Te un tu n’hai voce in capitolo!!!
Forse qualcuno di voi ha notato che nelle Sale Capitolari dei vari conventi, ai lati della porta di ingresso, sono sempre presenti due grandi finestre. Si possono vedere ovunque, a San Marco, a Santa Maria Novella, a Santo Spirito, a
Lo sai che t’hai una bella cera…
Lo avremo sentito dire milioni di volte… Da cosa deriva questo modo di dire? Per la festa di San Giovanni Battista in Duomo venivano portati dei bellissimi ceri. Vasari ne parla nelle Vite: “Dipingevasi questi ceri in varie fantasie; onde
A bizzeffe
Sono due le probabili origini che hanno fatto nascere questo modo di dire.La prima è quella più classica, seguita da studiosi e ricercatori del lessico: il termine “bizzeffe” sarebbe derivato dal latino “bis effe”, due volte effe, rifacendosi ai magistrati
Dare i numeri
La Smorfia è il libro che viene usato per interpretare i sogni e per trarne i “numeri” corrispondenti da giocare al Lotto. Legata indissolubilmente alla città di Napoli, la Smorfia ne rappresenta un profondo vincolo storico e culturale.Nel sogno, ogni
Stare in campana
Da tempo immemorabile il suono a distesa delle campane era un segnale di allarme e di pericolo per borghi e città e comunque il suono delle campane scandiva e regolava ogni momento della vita quotidiana. La Montanina era la campana
Bando alle ciance
Nel vernacolo toscano le “ciance” sono le chiacchere banali e inconsistenti, le stupide frottole che si raccontano tanto per passare il tempo, mentre “bando” deriva dal verbo bandire, nel senso di vietare, cacciare, allontanare.Con l’espressione “bando alle ciance” si vuole