C’era una volta Ambra, una bellissima ninfa, che ogni notte danzava in una radura presso il fiume. Ombrone la vide alla luce della luna e se ne innamorò. La ninfa però non ne voleva sapere e fuggiva. Ombrone iniziò ad
L’Arte dei Vinattieri.
L’Arte dei Vinattieri è una fra le quattordici Arti minori più importanti. Nello Statuto dell’Arte conservato presso l’Archivio di Stato del 1339, scritto in volgare, si trova indicato che nessuno può vendere il vino al di fuori delle regole statutarie.
Dal concilio all’arista e al vin santo.
Il 1439 per Firenze fu una data davvero straordinaria in quanto il Concilio fra greci e romani che si doveva svolgere a Ferrara fu spostato a Firenze. Cosimo il vecchio fece di tutto per ospitare questo incontro pacificatore tanto da
Storia del fiasco.
Il fiasco, quella bottiglia a forma di pera con il collo molto lungo, della capacità di un litro e tre quarti, tradizionalmente di vetro verde, lo sappiamo, è tipico della Toscana. Nacque nel XIV secolo proprio per contenere vino. Veniva
La zuppa lombarda.
Se nomini la zuppa lombarda tutto ti può venire in mente meno che si tratti di un piatto fiorentino. La cosa più logica da pensare è che si tratti di un piatto lombardo che ha preso campo anche in Toscana.
L’Arte Minore dei Fabbri era molto importante e ricca.
L’Arte Minore dei Fabbri era una fra le più ricche e importanti tanto che nell’anno 1250 era insieme alle Arti Maggiori. I suoi artefici lavoravano il ferro, fabbricando vomeri, marre, vanghe, scuri, mannaie e coltelli, ferri per cavalcature, stadere ecc.
Come nacquero le buchette del vino.
Sulle buchette del vino si scrive moltissimo, sono una curiosità che, (quasi), solo la nostra Firenze ci regala. Hanno tutte lo stesso stile, sembrano delle piccole porte e tutte erano chiuse da uno sportello di legno. Hanno tutte la stessa altezza, circa
Le “Palle” de’ Medici.
Una delle cose che lascia più perplessi turisti ed anche fiorentini è il variare delle palle presenti sugli scudi dei Medici. Talvolta 11, altre volte 6, altre ancora 8, 7, insomma sembra che l’araldica de’ Medici stia dando letteralmente i
1985, l’anno del gelo!
Firenze è finita sotto la neve svariate volte, ma una è la nevicata ricordata da tutti come incredibile, quella del 1985. Fu un evento davvero eccezionale per una città che raramente ha visto fenomeni atmosferici di tale intensità, ma soprattutto
Piazza della Passera.
Nell’Oltrarno fiorentino, nascosta tra un arruffato dedalo di vicoli e viuzze si apre d’improvviso davanti ai nostri occhi una piazzetta dal nome buffo, allusivo, irriverente, come noi fiorentini del resto. Piazza della Passera, un delizioso angolino della zona di Santo
Quando il circuito del Mugello era lungo 66 km.
L’attuale Circuito del Mugello è una pista, un anello dove l’odore della benzina, lo stridio delle gomme annullato dalla prepotenza dei motori e i lampi colorati dei mezzi esaltano gli appassionati. Moto o macchine che siano, gare o prove, le
Firenze e le Miss.
Anche Firenze ha avuto i suoi concorsi di bellezza: in particolare, il 16 marzo 1946 fu indetto il concorso “Il più bel sorriso e il più bel viso di Firenze”, che aveva lo scopo di scegliere la rappresentante toscana per