Nel 1637 il pittore ed architetto Pietro Berrettini, meglio noto come Pietro da Cortona, dopo i successi romani si mise in viaggio verso Bologna assieme al cardinale Giulio Sacchetti. I due sostarono a Firenze nel mese di giugno in occasione
La vita della Repubblica fiorentina al tempo dell’assedio: Prima Parte.
L’Imperatore Carlo V d’Asburgo nel 1527, con il suo esercito, formato da italiani, spagnoli e lanzichenecchi tedeschi luterani, era sceso in Italia per dare una lezione al Papa Medici Clemente VII regnante in Roma. Dopo un lungo assedio terminato il
Arte della Lana.
E’ stata l’Arte maggiore più importante e potente, superando come fama e ricchezza l’Arte dei Mercatanti o di Calimala. Con la sua vocazione mercantile e industriale contribuì alla ricchezza della città. I suoi prodotti erano famosi in tutto il mondo
Accadde il 19 ottobre 1587.
Francesco era il primogenito di Cosimo I Granduca di Toscana e, una volta al potere, si dimostrò non essere in grado di amministrare lo Stato che si trovava a dirigere. Le sue uniche vere passioni furono Bianca Cappello e l’alchimia,
Arte dei Giudici e Notai – Proconsolo.
Questa Arte era la più importante fra le sette Arti Maggiori di Firenze, anche se era una Corporazione e non un Arte Mercantile come le altre. In questa si trovavano iscritti i Giudici e i Notai. Ambedue molto utili nello
Arte minore dei Fornai.
Anche questa Corporazione era strutturata come tutte le altre, aveva Consoli addetti alla sorveglianza sulla produzione e la vendita del pane, al suo prezzo calmierato stabilito in accordo con la Signoria, e sotto la sorveglianza dei Magistrati della Grascia. Una
Il Palio di San Barnaba.
Anche Firenze, non soltanto Siena, vantava una lunga tradizione nelle corse dei cavalli. Tutti o quasi ormai conosciamo il Palio dei Cocchi e il Palio dei Barberi, se ne è parlato in più occasioni. Ma forse nessuno conosce il Palio
La Firenze che NON fu – (1) L’asilo per invalidi.
La città di Firenze è giunta alla metà del XIX secolo mantenendo pressoché inalterata la sua struttura urbanistica e la sua forma urbana. Dopo di che, come noto, in poco meno di un secolo, ovvero fra l’unità d’Italia (1861) e
Arte minore dei Beccai.
L’Arte dei Beccai è stata una fra le più importanti fra le Minori e la più ricca. Se non altro la più rissosa, dando sempre scandalo per il comportamento dei suoi associati, pronti sempre a venire alle mani fra di
Duello a Firenze, guerra nella guerra.
Siamo nel 1530 durante l’assedio di Firenze, imperiali contro repubblicani. Lodovico Martelli nobile e animoso e Giovanni Bandini odiato dal primo per vari motivi; anche per una forte gelosia a causa di una donna contesa tra i due. Martelli forse
La Torre del Guardamorto, l’obitorio fiorentino.
Tra piazza San Giovanni e Via Calzaiuoli, esattamente dove oggi vediamo la Loggia del Bigallo, in tempi antichi sorgeva la Torre del Guardamorto. Il vero nome di questo edificio era Torre degli Adimari, dato che la famiglia Adimari possedeva nella
L’arte del Cambio e il Fiorino.
L’Arte del Cambio, era una delle sette Arti Maggiori, forse la più importante. Si ha notizia della sua nascita nel 1202, quando si staccò dall’Arte dei Mercatanti o di Calimala alla quale era stata unita. Si strutturò con sei Consoli