Pier Capponi, Gonfaloniere di giustizia di Firenze, con la delegazione fiorentina. in fronte al conquistatore Re di Francia, Carlo VIII. Due uomini che fronteggiandosi stanno parlando delle sorti di Firenze. Carlo VIII arrogante, pieno di se grazie alle suo imponente
San Miniato e la leggenda del santo senza testa.
San Miniato al Monte credo che sia una delle chiese di Firenze il cui nome è conosciuto da tutti, come per la Basilica di Santa Croce o la Basilica di Santa Maria Novella, paradossalmente qualcuno può non ricordare il nome
Gino Paganelli e il voto al tempo del fascio
Sappiamo tutti che al tempo del fascio la libertà individuale era estremamente precaria, come in tutte le dittature; anche le attuali sepur ben nascoste ed oligarchiche mimano comportamenti similari anche se applicati senza violenza e mediante il condizionamento di massa.
La boccaccia dei fiorentini, uno su tutti il Lachera.
E’ indubbio che i fiorentini son di battuta veloce, spesso improvvisata, qualche volta studiata, ma in un caso o nell’altro è sempre tagliente come un rasoio. Molte volte queste battute sono applicate alla politica, al potente di turno, al potere
Marasco, cantautore e menestrello: Teresina
Un altro omaggio a Marasco, cantautore menestrello fiorentino. La volta scorsa avevamo proposta la sua canzone “l’alluvione“, una versione umoristica della tragedia fiorentina, oggi “Teresina”, una donna di comprovata finezza ed educazione, sempre all’insegna del sarcasmo. Insomma un esempio da non
Intervista a Giuseppe Povia
Esistono vari tipi di cantanti. Quelli commerciali, che cantano canzonette orecchiabili senza un reale contenuto, i finti impegnati, che cantano argomenti di attualità ma senza poi crederci dimostrandosi fuffa, quelli eletti, che qualsiasi cosa cantino sono dei mostri sacri per
La memoria di Dante
Chi sa se questa leggenda è vera dato che “Chi siede sulla pietra fa tre danni: infredda, diaccia il culo e guasta i panni” (detto fiorentino) e Dante era troppo furbo per cadere in questo errore. Avrà quindi Dante sostato
Luca Landucci e il suo diario
Luca Landucci (1436-1516) era un farmacista di Firenze. Un personaggio conosciuto, più in ambienti storici che fra i fiorentini, perchè autore di un diario redatto giorno per giorno su fatti personali ma anche pubblici di rilievo; diario che è divenuto una fonte primaria sulla storia
Calamandrei, onorato o vilipeso?
NO, 1000 volte NO. Ieri mi fermo a prendere un caffè e distrattamente sfoglio la cronaca di Firenze su “La Nazione” e cosa vedo? Un trafiletto dove la Regione Toscana elogia Pietro Calamandrei e lo onora intitolandogli la sala dove si riunisce
Elide, affogata il 4 novembre 1966
Trentacinque (35) furono i morti dovuti all’alluvione fiorentina del 1966 e proprio quest’anno (2016) ricorre il 50esimo. Ognuna delle vittime risponde alla tragicità dell’evento, ma una più delle altre ha sempre colpito i fiorentini, non per la morte in se