“ARS MEDICORUM ET AROMATORUM” Questa Corporazione faceva parte delle sette Arti Maggiori nella città di Firenze. Nello Statuto del 1314 il più antico, rogato dal Notaio Ser Michele di Soldo da Gangalandi, viene descritto come è strutturata. E’ redatto in latino, e inizia lodando
Incontri fugaci…
Bernardo Buontalenti non ha certo bisogno di presentazioni. Fu un architetto, pittore, scultore, scenografo con una innata passione per i fuochi d’artificio; abilissimo a dirigere feste, ad allestire spettacoli con scenari maestosi. Un vero talento nel giostrare i lanci di fuochi d’artificio,
Il partito politico
Costruito intorno al 1300, il Palagio di Parte Guelfa è stato la sede storica del partito politico dei Guelfi fiorentini sia durante la guerra contro i Ghibellini sia in epoca successiva e proprio per questo motivo ne ha conservato il
Battaglia di Montaperti – Fine dell’egemonia Ghibellina in Toscana
La supremazia regionale nel campo politico e mercantile ha avuto, nel corso dei secoli, vari protagonisti. Ma fra tutte le Repubbliche della Toscana sono state Firenze e Siena che si sono combattute per poter emergere economicamente e politicamente sulla regione.
Roma, Firenze e il libro di Tacito
Tra i libri che subirono la devastante inondazione di Firenze vi era anche il “De Germania” di Tacito che, oltre ad avere un’importanza storica antica, ha un legame con quella più recente… la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1426, nel monastero
Chiesa di San Leonardo in Arcetri
Fra le chiese “minori” sparse nel territorio fiorentino ne esiste una poco conosciuta ai più, ma che possiede una storia millenaria nascendo come pieve romanica prima del 1286. Questa è una data certa di una prima memoria riferita alla stessa
Il pupazzo di neve di Michelangelo
Il 20 gennaio del 1494, a Firenze vi fu una eccezionale nevicata. Piero de’ Medici, detto “il Fatuo”, che dalla morte del padre, Lorenzo il Magnifico, governava Firenze, volle celebrare questo evento straordinario. Volle quindi che venisse realizzato il pupazzo
La scala segreta del Campanile di Giotto
È quella originaria, poi abbandonata, che percorreva i primi piani. I chierici la utilizzavano quando non era ancora operativa la porta sulla piazza e l’accesso al Campanile avveniva soltanto dal Duomo, tramite un ponticello di legno a circa quattro metri
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, nona puntata
Per chi avesse perso la prima puntata. Per chi avesse perso la seconda puntata. Per chi avesse perso la terza puntata. Per chi avesse perso la quarta puntata. Per chi avesse perso la quinta puntata. Per chi avesse perso la
Lotte e ripicche fra le famiglie magnatizie di Firenze
Quando Cosimo il Vecchio nell’anno 1434, rientrò dall’esilio dorato di Venezia, dove lo avevano mandato i suoi accaniti nemici (Strozzi e Albizi), decise che era giunto il momento di farsi costruire un palazzo rappresentante la sua ricchezza e la sua
Di alluvione in alluvione…
Ferdinando Morozzi nel 1762 pubblicò un trattato il cui titolo era “Dello stato antico e moderno del fiume Arno e delle cause e de’rimedi delle sue inondazioni”, in cui tra le altre cose redasse una cronologia delle piene e delle
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, ottava puntata
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