Qualcuno lo ricorda, qualcuno no, ma a Firenze c’era un piccolo zoo presso il parco delle Cascine. Non voglio parlare del piccolo zoo che sinceramente, ripensato oggi, doveva essere un luogo piuttosto triste per viverci, almeno per gli animali costretti in gabbie anguste, ma per i bimbi era un luogo magico. Io lo ricordo quasi in stato di abbandono e la sua chiusura, se pur con fanciullesco rimpianto, è stata un’opera di bene.
C’erano dei volatili, i cinghiali, le scimmiette, anatre e porcellini indiani, ma su tutti vorrei ricordare uno di questi animali che per anni è stato cuore ed emblema di questo mini zoo cittadino. Canapone, questo era il nome, un nome che deriva dal soprannome con il quale veniva chiamato Leopoldo II Granduca di Toscana per il colore sbiadito dei suoi capelli, evidentemente erano ricordati nel colore sbiadito del manto del buon Canapone il cammello. Un cammello simbolo dello zoo che è morto durante la notte del 4 novembre 1966. Non fu l’unico animale a morire in quella triste notte, lo zoo fu praticamente decimato. Sopravvissero la cerva Matilda e la cinghialessa Esmeralda che furono ritrovate qualche giorno dopo ed ancora oggi qualcuno si domanda come fecero a salvarsi.
La cosa incredibile fu che passati i primi tragici momenti post alluvione i bimbi e i ragazzi ricominciarono a frequentare il parco delle Cascine con i loro sacchettini di cibo per gli animali, peccato che questi non c’erano più. La tristezza per ogni animale fu però elevata a potenza per il povero Canapone. La notizia fece il giro dei canti ed un circo, il Palmiri, regalò due dromedari alla città di Firenze. Cosi fu sostituito il bigobbuto Canapone, da un dromedario monogobba. Quindi quelli della mia generazione ricordano questo secondo animale posto in sostituzione, e non l’originale cammello, anche se i genitori continuavano ad indicarlo come Canapone. Lo zoo chiuse nei primi anni 80, oggi dico per fortuna.
Eccome se me lo ricordo, negli anni ’70 lo visitavo da bambino, ma non era molto ben tenuto, ricordo infatti un persistente odore di letame…
mi ricordo che andavo con mio babbo e i miei cugini ma un altro ricordo
mi passa per la mente il venditore di lupini davanti allo zoo.
altri tempi forse belli perchè eravamo piccoli .
Ci sono stata anch’io da bambina avrò avuto 6 max 7 anni e devo dire che pur piccola ebbi l’impressione che fosse proprio uno zoo molto misero. Gli animali dei vari circhi che ogni tanto erano in città erano molto meglio forniti di quello zoo. Poi non sono stata più a quello zoo perchè successe per me una cosa sgradita e forse a quel ricordo di quanto ero stata male mi fece cancellare nella mente l’esistenza di questo posto. Era lì infatti un venditore ambulante che vendeva noccioline, zucchero filato e tante altre cose che piacciono ai bambini. Come tutti i piccoli chiesi a mia madre che mi accompagnva di comprarmi qualcosa e lei mi comprò i lupini. Non li avevo mai mangiati e non li ho più mangiati perchè dopo stetti malissimo, mi venne la febbre alta ed il medico disse che avevo avuto un principio di avvelenamento. La febbre durò vari giorni e fui assente anche a scuola. Mio padre, come al solito, si arrabbiò moltissimo con mia madre e le disse di non comprarmi mai più niente. Questo purtroppo è il mio ricordo di quello zoo, credevo fosse stato chiuso molti anni prima. Non sapevo p.e. che esisteva ancora ai tempi dell’alluvione (sigh! poveri animali) né che addirittura fosse stato chiuso solo negli anni 80.