La parola deriva dal greco “boukolos”, formato da “bou” bove e “kolos” spingere, cioè colui che spinge e governa i buoi, modificato dai romani in “bubulcus” ovvero il guardiano dei buoi.
Anche in tempi più moderni con il termine “bifolco” si intendeva colui che badava al bestiame, in particolare a quello bovino, e che ne curava l’allevamento e l’utilizzo nei lavori agricoli con particolare riferimento all’aratura.
Oggi, con la tecnologia moderna, la figura del bifolco è ormai scomparsa e il termine viene usato solo nel senso dispregiativo, come ignorante, villano, zoticone, rozzo e maleducato.
(Franco Ciarleglio: “Adagi con Brio“, Sarnus Editore)
Bifolco.