Le donne fiorentine nel rinascimento calzavano pianelle o pantofole di pelle molto sottile, di seta, di raso o di velluto, spesso ricamate con decori di perline di vetro colorato e con fili d’oro e d’argento, ornate da pietre preziose, perle
La burla al gobbo Trafredi.
Villa Petraia, nel XVII secolo, era di proprietà di Don Lorenzo de’ Medici, il settimo figlio del Granduca Ferdinando I. Don Lorenzo aveva dato incarico a Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, di dipingere il cortile della villa; il Volterrano dipinse
Il mistero delle vasche del Poggio Imperiale.
Tempo fa ho visitato Villa La Quiete in cui, tra l’altro, ci sono gli appartamenti dell’Elettrice Palatina. Le stanze di questo appartamento attualmente visibili sono due, e sono le camere di rappresentanza, dove l’Elettrice riceveva visite e dove sembra sia
Il Granduca ed il Campanile.
Il campanile della chiesa di Santo Spirito venne realizzato, posteriormente alla basilica, su disegno di Baccio d’Agnolo. Francesco Lumachi, nella sua guida “Firenze e dintorni” ci racconta di un aneddoto a proposito del campanile. Il 5 agosto 1652, durante un
I mali della Gioconda.
Ho trovato un curioso articolo che parla della Gioconda. Non si parla, al solito, dell’enigmatico sorriso, o della possibilità che Monna Lisa celi in realtà un autoritratto di Leonardo, non si fa riferimento a numerologie particolari riscontrate nella pupilla di
Francesco Carletti ed il cacao.
Francesco Carletti era un mercante fiorentino, nato fra 1573 e il 1574. La sua vita fu decisamente avventurosa. Era figlio di Antonio Carletti e Lucrezia Macinghi, una famiglia di mercanti, e venne subito coinvolto dal padre nella sua attività mercantile.
Capodanno stanotte si festeggia…
Cosa fate a Capodanno? Avete già fissato il cenone? Avete intenzione di ballare fino all’alba? Forza, muoviamoci, è stasera, non vorrete mica restare a casa!! No, non mi sono bevuta il cervello, tranquilli! Oggi è davvero Capodanno, il “nostro” Capodanno!
Auguri a tutte le donne!!!
La Rivista Fiorentina FlorenceCity dedica un simbolico ramo di mimosa a tutte le donne, non per festeggiarle, che quello deve essere fatto ogni giorno, ma solo per ringraziare di tutto quello che ogni giorno creano, realizzano, fanno, pensano e desiderano.
Le Minchiate Fiorentine.
Il gioco delle carte è cosa antica, si perde nei secoli, un qualcosa di simile al gioco delle carte nei tempi antichi veniva utilizzato per educare la gioventù. Accoppiando ogni carta ad una serie di figure, nacque il gioco dei
I’ guadagno di’ Lica.
È un argomento spinoso da trattare, senza scadere nella volgarità più oscena… Tuttavia la storia è divertente, per cui proverò a trattarla “in guanti bianchi”! Il Lica (non si conosce il vero nome dell’uomo) era un garzone e viveva in
Florence City, Alabama.
In America, è risaputo, esistono molte città con nome italiano. Vi possiamo trovare Naples, Pàlermo Milan, Rome, Venice, Genoa, Verona e, naturalmente, Florence. E non soltanto una… sembra sia stata una moda, nel passato, intitolare città oltreoceano alle nostre città
La leggenda di Fontelucente.
Tanto tempo fa, nel territorio dove in seguito sorsero Fiesole e Firenze, c’erano soltanto poche capanne di pastori e cacciatori, circondate da prati e fitte boscaglie. La leggenda di Fontelucente vuole che in quei tempi il colle di Fiesole fosse