Gli antichi greci lo chiamavano “pathos”. Era una delle due forze dell’animo umano che regolava la sfera delle emozioni, quella irrazionale, mentre l’altra era il “logos” che governava l’aspetto razionale. Pathos e Logos erano in conflitto perenne. La parte razionale prevaleva quasi sempre, almeno finché che non si andava a toccare la forza emotiva dei sentimenti, come l’amore e la passione. In questo caso l’istinto irrazionale prendeva decisamente il sopravvento.
Il proverbio “al cuor non si comanda” vuole infatti puntualizzare come i sentimenti non obbediscono a nessun ordine, quindi non si possono dominare e tantomeno eliminare. Il cuor vince sempre sulla testa poiché la razionalità non può impedirci di provare emozioni e sensazioni, soprattutto quando ci si innamora. Infatti non è possibile controllare e sopprimere quella forza travolgente che sale dal profondo del cuore quando nella propria esistenza entra la persona giusta, quella che forse abbiamo aspettato per tutta la vita.
(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)