Il prete fiorentino Pirro Giacchi, poeta e letterato vissuto nell’800 nonché autore del “Dizionario del Vernacolo Fiorentino”, ci ha tramandato un aneddoto secondo il quale una popolana era tristemente famosa per essere un’inguaribile pettegola. Per questo motivo veniva trattata male
S. Giorgio e il drago dell’incuria.
Sicuramente vi sarà capitato di vedere più volte l’immagine di S. Giorgio, coperto da una elegante armatura ed armato di spadone, mentre uccide il terribile drago e libera la principessa Silene secondo il racconto fatto di Jacopo da Varagine nella
Panzanella fiorentina.
La panzanella è un piatto tipico dell’Italia centrale e quindi della Toscana, delle Marche, dell’Umbria e del Lazio e nelle varie località si presenta diversa e assume anche nomi diversi tipo pansanella o panmolle o ancora panmòllo. Dato però che su questa
Si accendono le luci…tramonti fiorentini.
Si accendono le luci…tramonti fiorentini. Rubrica “Lo scatto Fiorentino” Heading ” The shot Fiorentino ”
“I’ Brindellone” la vera trattoria fiorentina.
Le trattorie hanno una caratteristica ben precisa che non è data dai tavolacci con un foglio di carta e una scarsità di pietanze ma tutt’altro. Le trattorie offrono (devono offrire) cibo locale, semplice, senza elaborazioni e voli pindarici, materie prime
Un aperitivo con Brunelleschi alle Oblate di Firenze.
Quando parliamo di Brunelleschi è difficile non rimanere affascinati; un personaggio particolare ma geniale allo stesso tempo, un artista in prestito alla meccanica ingegneristica. Sarebbe logico scrivere il contrario dato che prima di tutto era un ingegnere, ma l’ingegneria del
Mangiare la foglia.
La spiegazione di questo comune modo di dire sembra derivare direttamente dal mondo dell’agricoltura, che per sua natura è già ricolmo di foglie e fogliami. Osservando il comportamento del mondo animale infatti, si può notare che il baco da seta
Osterie, strade, antichi mangiari a Firenze nel XV secolo.
Siamo a Firenze in un periodo di grande splendore e crescita e magnificenza sia economica che culturale. Magnificenza e opulenza che spesso si accompagnano a costumi non sempre morigerati come aveva voluto sottolineare Dante quando parlava della Firenze della cerchia
10 anni della Biblioteca delle Oblate.
I fiorentini sanno chi erano le Oblate, delle suore infermiere che dedicavano la vita alla cura dei malati e alla gestione giornaliera dell’Ospedale di Santa Maria Nuova e dell’ospedale di Careggi. La loro sede era il convento delle Oblate in
Il giardino incantato di Annalena in via Romana.
Il giardino incantato di Annalena in via Romana. Rubrica “Lo scatto Fiorentino” Heading ” The shot Fiorentino ”
Fazzoletti per il rilancio della passione fiorentina!
Questa rivista esalta Firenze, mi par ovvio, ma è giusto anche una critica se qualcosa non va; orbene oggi faccio una critica e la rivolgo per primo proprio a me. Qualche giorno fa con lo Struscio Fiorentino siamo stati a
Meglio un morto in casa che un pisano all’uscio.
Questo proverbio ha una chiara derivazione medievale ma è incerto il luogo di origine poiché tante erano le avversarie della Repubblica di Pisa. I pisani infatti in tempi diversi hanno attaccato e saccheggiato Lucca o intrapreso violente dispute con Firenze