Antonio Pierozzi divenne Vescovo di Firenze intorno alla metà del quindicesimo secolo dopo aver fondato, tra l’altro, il Convento di San Marco e l’associazione dei Bonomini di San Martino. Amatissimo dal popolo fiorentino, era meglio conosciuto col nome di Antonino per via della sua corporatura minuta e gracile.
La sua casa natale e la sua residenza abituale, quando non doveva assolvere i suoi innumerevoli impegni lontano dalla città, era situata in Via dello Studio, in una palazzina dove ancora oggi campeggia una sua effige in marmo. Proprio in quella abitazione era solito ricevere la moltitudine di cittadini che si rivolgevano a lui per richiedere protezioni, aiuti spirituali e pareri, tanto da ricevere l’appellativo di “Antonino dei consigli”.
Dante Pitti e sua moglie Marietta erano sposati da alcuni anni ma non avevano ancora avuto dei bambini e si struggevano dal desiderio di averne almeno uno. Si recarono da Antonino con le suppliche e con la speranza che il vescovo, tramite le sue preghiere, potesse intercedere per loro così da poter realizzare il grande sogno: avere un figlio.
Per diverse volte Dante e Marietta andarono da Antonino ed alla fine il sant’uomo li rassicurò dicendo: “Presto avrete quel che desiderate”.
E così fu.
Poco tempo dopo Marietta si accorse di essere incinta e finalmente nacque un bel bambino che venne chiamato Guido.
La felicità della coppia era indescrivibile ed appena fu possibile la famigliola si recò presso la casa del vescovo per ringraziarlo e per dirgli di persona: “Sant’Antonio ha fatto la grazia”.
La notizia aveva nel frattempo fatto il giro della città causando grande emozione e coinvolgimento popolare.
Pochi mesi dopo Marietta si accorse però di essere nuovamente incinta e subito dopo nacque una bambina.
Ancora una volta Sant’Antonio aveva fatto la grazia.
Ma poi Dante e Marietta ebbero un terzo figlio, poi un quarto, un quinto ed infine un sesto!
I due coniugi restarono sconcertati ed interdetti e fu proprio allora che il popolo fiorentino, sbalordito per l’accaduto, coniò il famoso detto: “Troppa grazia Sant’Antonio!”.
(da “Il Canto dei Bischeri” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)